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Cani via dal rifugio e scatta la protesta

Al canile Enpa i volontari sono desolati e arrabbiati dopo che il giudice ha disposto il trasferimento di alcuni quattro zampe verso il Senese

Uno dei cani trasferiti

Valerio (o Pedro) sta seguendo la dialisi presso una clinica. Marialisa necessità di mangiare in posizione eretta. Anguun invece ha bisogno di cure per la filaria. La filaria, sì, perché loro sono alcuni tra i 12 cani che fino a ieri erano custoditi presso il rifugio Enpa di Pistoia e che sono stati trasferiti al canile di Murlo in provincia di Siena su disposizione del tribunale della città del Palio. Il motivo? I cani sono stati venduti all'Associazione Animalia Amo International.

E i volontari del Rifugio del Cane di Pistoia ora sono desolati. Quei cani, sotto sequestro, erano con loro dal giugno 2020 e ognuno aveva il suo percorso di riabilitazione, cura, assistenza con cui una zampa dopo l'altra si avvicinava a una nuova vita, magari con un'adozione presso una bella famiglia. Invece no.

"Nei mesi abbiamo fatto continue comunicazioni e istanze per trovare soluzioni diverse dalla custodia in canile - affermano gli operatori del Rifugio pistoiese - ma la maggior parte sono rimaste senza risposta. Nemmeno l’avere già le famiglie disposte ad accoglierli in adozione ha sortito alcuna risposta. Nemmeno oggi, accertando la mancata autorizzazione al trasporto animali dei due mezzi chiamati solo per il viaggio, si è bloccato il trasferimento poiché il medico veterinario della Asl Centro incaricato a presidiare l’operazione ne ha concesso l'autorizzazione a partire anche solo per questa tratta". 

"Il dolore, la rabbia e l'impotenza si sono impossessati di noi tutti e Telavevodetto, Musa, Marialisa, Laurettamia, Fuorimano, Diva, Brik, Albanese, Uma, Angunn, Ispanico, Countdown sono stati portati via. Sono stati traditi da una mancata giustizia - scrivono i volontari - trattati come merce".