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Nel 2100 l'ultima marcia dei pinguini imperatore

Secondo i ricercatori francesi la sorte degli uccelli simbolo dell'Antartide sarebbe segnata a causa dei mutamenti climatici radicali

I pinguini imperatore nel loro habitat

Declino inesorabile della specie dal 2050 e poi, nel 2100, l'estinzione dei pinguini imperatore in Antartide: è drammatica la previsione ricavata attraverso modelli complessi che combinano osservazione diretta e via satellite da parte dei ricercatori francesi del Centro nazionale per la ricerca scientifica francese (Cnrs). 

Lo studio, pubblicato su Biological Conservation, aggrava gli scenari sinora tracciati dagli scienziati secondo cui si ipotizzava una riduzione del 19 per cento della specie di pinguini più grandi e pesanti al mondo entro la fine del secolo. Con questo studio, invece, si va alla sparizione di questi uccelli.

Il motivo risiede nei mutamenti del clima, che fa scomparire dall'Antartide gli habitat favorevoli per i pinguini i quali tendono a migrare verso luoghi più ospitali. Per questo nei prossimi vent'anni le popolazioni di 'imperatore' dovrebbero rimanere stabili. 

Poi, però, dal 2050, il declino che li porterebbe alla cancellazione dalla faccia antartica entro il 2100. Gli scienziati auspicano che a questi animali sia applicata la legge americana per le specie minacciate, così da provare ad evitarne la fine.