Più precisamente primi piatti per 1368 chilogrammi, 312 di secondi e 565 di contorni che invece di finire nella spazzatura sono state destinate ai più bisognosi.
"Il cibo non sporzionato destinato alla refezione scolastica non viene gettato – spiegano gli addetti ai lavori – ma bensì recuperato e servito alla mensa dei poveri di Sant’Antonio. La quale è aperta il pomeriggio mentre la sera il cibo è destinato all’attività dei frati, che offrono pasti a rotazione nelle parrocchie della città. Dove le bocche da sfamare, data la crisi mondiale e della città, aumentano giorno dopo giorno. Le percentuali medie di recupero sono rispettivamente del 4,33% per i primi, del 2,96% per i secondi e del 5,8% per i contorni. L’iniziativa del Buon Samaritnao riprenderà a settembre con la riapertura delle scuole. Che coinciderà anche con il lancio di un’altra importante iniziativa, ossia quella sul pesce fresco. Grazie infatti all’accordo tra Asp e la cooperativa Cittadella della pesca, il pesce appena pescato e quindi fresco finirà subito sui tavoli delle mense scolastiche".