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Nuova vita per l'Acqua Borra

L'area naturalistica rimessa a nuovo dopo anni di abbandono con un progetto che prevede punti ristoro e aree attrezzate

Il rendering del nuovo progetto

L’area dell’Acqua Borra tornerà a vivere, dopo diversi anni di abbandono, con una nuova struttura di ristorazione e altri interventi di recupero e valorizzazione della risorsa naturale dell’acqua mineralizzata calda e del patrimonio storico, paesaggistico e ambientale del luogo. Il progetto sarà promosso da soggetti privati che hanno partecipato al bando di gara promosso nei mesi scorsi dal Comune di Castelnuovo Berardenga. Il progetto di recupero dell’area dell’Acqua Borra prevede la riqualificazione interna ed esterna dell’immobile esistente, già destinato a funzioni di ristorante, enoteca e bar. La parte interna sarà interessata dalla predisposizione di nuovi spazi, insieme all’ammodernamento degli impianti e dei servizi presenti, al recupero del tetto e alla completa tinteggiatura degli ambienti, da tempo vuoti e abbandonati. Nella struttura troverà spazio anche un punto di vendita e degustazione di prodotti tipici del territorio, per la valorizzazione della filiera corta. Per la parte esterna, invece, sono previsti il rifacimento del marciapiede, la realizzazione di un nuovo parcheggio in terra battuta e dotato di posti auto accessibili anche ai portatori di handicap, rastrelliere per la sosta delle biciclette e uno spazio attrezzato per chi arriverà a cavallo, dove sarà disponibile anche acqua potabile.

Ma non è tutto, visto che nel progetto è stato inserito anche il recupero della naturalità del luogo: la risorsa naturale dell’acqua mineralizzata calda, infatti, sarà recuperata e valorizzata con l’allestimento di un nuovo percorso immerso in un palcoscenico naturale, che porterà l’acqua da una vasca di raccolta al torrente Malena con un ruscello che attraverserà spazi verdi e vasche rialzate create con blocchi di travertino di recupero di cava. La nuova area dell’Acqua Borra sarà dotata anche di una cartellonistica adeguata, per garantire la corretta fruizione degli spazi.

L’investimento iniziale per il recupero e la valorizzazione dell’area è stimato in circa 145 mila euro, a cui si sommano i costi di manutenzione e gestione negli anni di durata della concessione, pari a quindici.