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Al rifugio Enpa biberon per le caprette

A Pasqua doppio arrivo di due giovanissimi esemplari, trovati smarriti e portati alla larga da pentole e padelle. Una è allattata dai volontari

La capretta allattata dai volontari

Non c'è Pasqua che si rispetti senza caprette. Niente pentole e padelle, però, per le due arrivate al rifugio Enpa di Monza, in cui si trova anche un reparto per ovini e caprini

I due esemplari - una è una femminuccia di appena un mese allattata dai volontari col biberon - sono arrivati secondo canali differenti ma tutti nei giorni intorno a Pasqua. Il primo è stato un maschietto di giovane età trovato a Seveso da alcuni cittadini che lo hanno avvistato a terra in un campo, privo di marchio auricolare. Era lì immobile, febbricitante e magrissimo.

Il veterinario che lo ha visitato al rifugio di via San Damiano ha verificato che era affetto da dissenteria ed ha subito avviato la terapia antibiotica e vitaminica grazie alla quale si è ripreso in breve tempo.

La capretta di 30 giorni appena è invece arrivata precisa per Pasqua grazie a una staffetta solidale tra sezioni Enpa. La piccola era infatti stata portata alla sezione di Saronno che, dopo avere allertato l'azienda sanitaria territoriale e la sua sezione veterinaria, ha deciso di contattare la sezione monzese che ha struttura adeguata con tanto di codici di stalla.

"Arrivata a Monza - recita una nota di Enpa Monza e Brianza - la piccola ha subito accettato il biberon con latte di capra che i volontari, nonostante il giorno di festa, sono riusciti a recuperare in un supermercato. E per quei volontari c'è stata la grande soddisfazione di dare le prime poppate alla capretta che, in onore della presidente Enpa nazionale, è stata chiamata 'Carla Rocchi', ma con l'accento rigorosamente sulle ultime vocali, visto che si tratta di una capretta francese. Quanto al maschio, come potevamo chiamarlo secondo voi? Ovviamente Pasquale!"