Ok la specie non è tra le più amate. Fatto sta che tra giugno e luglio per i pipistrelli è tempo di nascite, e anche i loro piccoli - come tutti i cuccioli - sono specializzati nel cacciarsi nei guai. Può dunque capitare di trovarne di ruzzolati a terra da qualche rifugio. Grandi quanto una monetina e tutti rosa, è buona cosa aiutarli perché sono una specie utilissima. Anche a noi.
Se infatti nell'immaginario collettivo la loro presenza fa sempre rima col macabro e con le storie di vampiri, in realtà i pipistrelli fanno se non del bello per lo meno del buono ad esempio cibandosi - tra le altre cose - delle fastidiosissime zanzare. Ottimissimo motivo per non lasciare che i cuccioli in difficoltà rimangano senza soccorso.
Sì ma come? A mettere a punto una guida ci ha pensato lo sportello pipistrelli della Lipu di Milano, con un volantino che illustra passo passo come comportarsi se il cucciolo è ferito o no, se il suo rifugio è individuabile o no, se è un neonato tutto rosa o se ha già iniziato a metter su peletti. Prima cosa da fare, sempre e in tutti i casi, è dargli un po' d'acqua: "Avendo cura di non mandargliela nel naso e nelle orecchie", scrive Lipu.