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La lince-gatto torna a casa, parola del giudice

L'esemplare posto sotto sequestro nei giorni scorsi non era un Caracal, ma un Caracat ovvero un ibrido con compare micio

Il micio-lince sotto sequestro. Foto: Carabinieri Forestali (Facebook)

La lince-gatto torna a casa: così ha deciso il giudice a una settimana dal sequestro dell'esemplare avvistato a spasso al guinzaglio per i parchi di Milano con la sua proprietaria e ritenuto un esemplare di Caracal, una lince del deserto classificata come animale pericoloso la cui detenzione in Italia è vietata.

Invece si trattava di un Caracat, che pare un gioco di parole ma lui - Grum - non s'è divertito per nulla. Il Caracat è un ibrido tra la lince di cui sopra e il gatto europeo. Malgrado i veterinari ne abbiano certificato la docilità, l'animale non è stato dissequestrato ma solo affidato alla proprietaria in custodia giudiziale dopo aver rilevato che in gabbia e separato dai suoi affetti aveva iniziato a rifiutare il cibo.

Negli ibridi di quarta generazione, infatti, prevale di gran lunga l'aspetto della domesticità. Lo ricorda anche la Società Italiana Veterinari per Animali Esotici (Sivae), federata dell'Associazione nazionale medici veterinari (Anvi).

E' il presidente Igor Pelizzone ad auspicare la revisione della legge sugli animali pericolosi e a dichiarare in una nota: "Abbiamo assistito all’ennesimo sequestro di un animale a tutti gli effetti d’affezione, ma considerato dalla legge pericoloso di cui pertanto, nel nostro paese, è vietata la detenzione. Non non di rado si è in presenza di esemplari ibridi F4, incroci nati in cattività per quarta generazione, regolarmente acquistati e di cui è legittima la detenzione".