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Gli over 65 preferiscono il pet

Oltre due milioni di anziani scelgono di dividere la vita con un animale. Lo curano, lo rendono felice ma chiedono sgravi e politiche mirate

Politiche in favore degli animali da compagnia, medicina veterinaria di base e maggiore possibilità di accesso soprattutto negli ospedali: questi i desideri degli oltre 2 milioni e 100mila italiani ultra 65enni che vivono con un cane o un gatto. Questo uno dei dati rilevati dal Rapporto 2017 Over 65 e Animali da compagnia realizzato da Senior Italia Federanziani e Anmvi, l'associazione nazionale dei medici veterinari.

I dati parlano chiaro: il 39 per cento della popolazione italiana con più di 65 anni ha con sé un cane, un gatto o comunque un animale che secondo il 93 per cento di loro rappresenta una compagnia importante, che contribuisce alla qualità della loro vita quotidiana. 

Badano con attenzione al benessere del loro animale seguendo scrupolosamente le indicazioni del veterinario, sono molto attenti al pet care quotidiano, del quale si occupano personalmente, e la cosa che più desiderano per il loro animale è che sia sano e felice

Che un animale contribuisca a migliorare la qualità della vita di chiunque, e degli anziani in particolare, è una convinzione ormai suffragata, ricorda Anmvi in una nota, "da numerosi studi scientifici che dimostrano come prendersi cura di un animale domestico influisca positivamente sulla salute delle persone anziane, incoraggiando comportamenti salutari: socialità, affettività, benessere psico-fisico, spinta motivazionale, attività cognitivo-motoria".

Anche per questo Senior Italia Federanziani e Anmvi continuano a promuovere politiche di sostengo al binomio pet-senior sia portando avanti l'iniziativa Senior, adotta un senior per incentivare l'adozione di cani adulti dai canili da parte degli anziani, sia chiedendo una riduzione della pressione fiscale sulle cure veterinarie e sul mantenimento di Fido e Micio.