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Caccia agli ungulati cinque giorni alla settimana

Fino al 18 settembre la caccia a cinghiali e caprioli in sovrannumero è consentita in Toscana tutti i giorni ad esclusione del martedì e del venerdì

foto migratoria.it

In Toscana la concentrazione di ungulati è quattro volte superiore alla media nazionale, con circa 200mila cinghiali e altrettanti caprioli, ottomila daini e quattromila cervi. E il numero di incidenti stradali in cui sono coinvolti questi animali è in continuo crescendo (da 900 a 1000 solo nel 2015). 

Gli ultimi provvedimenti sul contenimento di queste specie sono stati approvati dalla Giunta regionale  su proposta dell'assessore all'agricoltura e alla caccia, Marco Remaschi per garantire una maggior efficacia all'attività degli oltre 10mila cacciatori di selezione autorizzati agli abbattimenti. 

In pratica, da oggi fino al 18 settembre e dal primo febbraio 2017 fino alla fine della stagione venatoria, gli ungulati potranno essere cacciati cinque giorni alla settimana, quindi tutti i giorni a eccezione del martedì e del venerdì, con limiti precisi al numero di capi abbattuti. Nel periodo vero e proprio di caccia invece, quindi tra il 18 settembre 2016 e il 31 gennaio 2017, gli abbattimenti saranno possibili soltanto nelle consuete tre giornate.

"Con questo provvedimento - spiega l'assessore Remaschi - continuiamo nell'opera di attuazione della legge obiettivo per il contenimento degli ungulati approvata nel febbraio scorso, grazie alla quale abbiamo iniziato a mettere in atto le prime azioni di controllo che stanno partendo nelle provincie. Da metà maggio ad oggi sono state emesse quasi 300 autorizzazioni all'abbattimento per un migliaio di interventi in corso di attuazione".

"Certamente ancora alcuni meccanismi vanno messi a punto - ammette Remaschi - ma nonostante le recenti vicende legate alla sentenza della Corte Costituzionale e al pronunciamento del Tar in merito alla composizione di alcuni comitati di gestione degli ATC (ambiti di caccia), stiamo mettendo in campo tutte le forze utili per rispondere alle numerose richieste di intervento che ci sono pervenute da agricoltori e cittadini".