Cavalli

Corse clandestine di cavalli, 9 in manette

Così si è conclusa l'Operazione Zikka condotta dai carabinieri. Plauso Lav: "Bene l'accusa di associazione per delinquere". Le gare diffuse via social

Associazione per delinquere finalizzata all'organizzazione di corse clandestine di cavalli ed al maltrattamento di animali: con questa accusa all'alba di stamani i carabinieri di Messina hanno eseguito un provvedimento cautelare nei confronti di nove persone ritenute a vario titolo responsabili. 

La misura, emessa dal gip del tribunale messinese su richiesta della procura della Repubblica, è l'esito della cosiddetta Operazione Zikka ed è salutata con favore dalla Lav: "La contestazione del reato di associazione per delinquere è una strada che da anni chiediamo di seguire, ma finora è stata scarsamente percorsa", ricorda in una nota il criminologo responsabile dell'Osservatorio nazionale zoomafia della Lav, Ciro Troiano.

Dall'Operazione Zikka sarebbe emerso che l’organizzazione promuoveva la sua attività mediante la pubblicazione sui social network di video e immagini delle gare, tutto materiale acquisito come fonte di prova. La criminalità dedita alle corse di cavalli, spiega Lav, è molto sensibile all’uso dei social non solo come strumento per diffondere filmati e foto, "ma anche per affermare il suo dominio, per esercitare un potere che da virtuale si trasforma in reale con il controllo delle strade utilizzate per le gare clandestine".