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Specie aliene e riscaldamento, duo micidiale

In Gran Bretagna esperti mondiali a convegno sui nuovi invasori, che tendono a stabilizzarsi fino a non poter più essere eradicati

Il gambero killer, una tra le specie aliene invasive. Foto: Chris Lukhaup

C'è preoccupazione, nel mondo scientifico del Regno Unito, per gli esiti infausti della combinazione tra riscaldamento globale e invasioni di specie aliene: a manifestarla, in un'intervista al Guardian, è l'esperto del centro per l'ecologia Henel Roy, capofila di un gruppo di scienziati che per sostenere i loro timori hanno portato come esempio la recente marcia delle formiche argentine nella grande isola.

In sostanza le specie, dopo essersi insediate, non si riescono più ad eradicare. Il problema non è solo della Gran Bretagna ma mondiale, tanto che esperti di tutto il mondo lo affronteranno in una sessione di studio a Durham.

L'arrivo di specie aliene trae impulso dalla globalizzazione: aumento dei viaggi e degli scambi commerciali fanno sì che migliaia di specie attraversino barriere naturali, come gli oceani, altrimenti invalicabili per loro. Il riscaldamento del pianeta facilita poi la stabilizzazione in nuovi habitat.