Attualità

Processo Snoopy, coro di sdegno dagli animalisti

Lega del cane, Animalisti italiani e Leidaa si dichiarano "sgomenti e delusi" per la decisione del giudice verso il reo confesso

Il tribunale di Livorno, dove si celebra il processo per la morte di Snoopy

"Le associazioni non si rassegnano e si preparano a dare battaglia": lo annunciano in una nota congiunta Lega nazionale per la difesa del cane (Lndc), Animalisti italiani e Leidaa in merito alla decisione con cui il giudice del tribunale di Livorno ha accolto la richiesta di messa alla prova per l'imputato, reo confesso, accusato di aver ucciso il cane Snoopy che si trovava sul balcone di casa sua esplodendo un colpo di carabina ad aria compressa.

Le associazioni, parti civili al processo, si dichiarano "sgomente e deluse" richiamando il differente esito del processo, celebrato presso il tribunale di Paola in provincia di Cosenza, contro i quattro che avevano torturato e ucciso il cane Angelo: "Il giudice del tribunale di Paola - scrivono - ha rifiutato la messa alla prova per gli assassini di Angelo e ha inflitto loro il massimo della pena, per quanto esigua. Il giudice del tribunale di Livorno, ha agito esattamente all’opposto: l’assassino reo confesso di Snoopy ha ottenuto la sospensione del procedimento con messa alla prova, per cui potrà cavarsela con un risarcimento che non restituirà la vita a Snoopy e poche ore settimanali di lavori di pubblica utilità. Il suo gesto non avrà nessuna conseguenza penale".

"La sentenza del caso di Angelo - afferma la presidente nazionale Lndc Piera Rosati - speravamo costituisse un punto di partenza per un maggior rigore". "La decisione del giudice di Livorno – aggiunge la presidente Leidaa Michela Vittoria Brambilla - rafforza la nostra determinazione nel sollecitare modifiche al codice penale". "Snoopy era sul balcone della sua casa ed è stato ucciso senza pietà", ricorda il presidente di Animalisti italiani onlus Walter Caporale.