Ingresso in Italia con atterraggio d'emergenza per i 31 ibis eremita in viaggio verso le temperature miti della Toscana, guidati dalle due mamme adottive a bordo di due ultraleggeri.
Giunti all'altezza di Merano, nel mezzo della terza tappa che avrebbe dovuto condurre lo stormo dal Tirolo austriaco a Cavalese (Trento), un'aquila ha attaccato il gruppo a 1.700 metri di quota, provocando momenti di disorientamento nella formazione di volo.
A nulla è valso il tentativo di ridurre l'altitudine per evitare il rapace: lo stormo ha optato per un atterraggio di emergenza a Meltina, 28 chilomteri a sud di Merano.
Manovra perfettamente riuscita, tutti gli ibis eremita stanno bene e sono in attesa di riprendere la rotta di svernamento.
I 31 esemplari sono partiti da Salisburgo assieme alle "mamme adottive" in deltaplano con direzione Oasi di Orbetello. La migrazione guidata rientra nel progetto Ue "Reason for hope" che conta di accompagnare i giovani esemplari in questo viaggio nella speranza che memorizzino la rotta.
La specie è in via di estinzione in Europa, mentre è ancora presente in Asia e Africa. L'obiettivo è di ripopolare la specie ed arrivane nel 2019 a 120 esemplari.