A settant’anni, la Liberazione è un’arzilla signora che non ha perso la voglia di vivere pur restando legata a doppio filo al suo passato. Una festa che vive di un cerimoniale legato alla tradizione, ma che allo stesso tempo si apre a nuove forme di ricordo. E così la celebrazione del 25 aprile è stata l’occasione per far conoscere ai più giovani il sacrificio di migliaia di loro coetanei in nome della libertà, per la dignità e il riscatto dell’Italia dal fascismo e dal nazismo.
        Nell’ex tribunale in piazza San Firenze il lungo filo tra 
passato e futuro è passato  anche tra le mani di alunni e studenti delle
 scuole cittadine, protagonisti di una serie di iniziative organizzate 
dall’assessorato all’educazione.
        Nella Sala della Musica sono stati esposti i lavori realizzati 
dai ragazzi che hanno partecipato a le ‘Le Chiavi della Città’, il ciclo
 organizzato dall’assessorato che comprende percorsi formativi per la 
scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. 
        In tutto 41 classi che hanno seguito i progetti ‘Piccoli Passi 
verso la Costituzione’, ‘Dalla Liberazione alla nascita della 
Costituzione Italiana verso una Costituzione Europea’ e ‘Storia viva’.
        Durante la mattinata sono stati proiettati i filmati "La 
battaglia di Firenze" e "Dall’Italia fascista 
alla Costituzione". Sempre nella Sala 
della Musica è stata allestita la mostra "1946 - 1948 Repubblica, 
Costituente, Costituzione" a cura della Biblioteca Nazionale Centrale di
 Firenze. 
        Il programma prevedeva anche la lettura scenica tratta dal libro "Fulmine, un cane coraggioso" con l’autrice Anna Sarfatti e le voci 
narranti Gianni Andrei e Lorenzo Degl’Innocenti.