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E se incontriamo un orso? Il Wwf spiega che fare

Nel Parco d'Abruzzo agli escursionisti capita di frequente: col rumore dell'uomo si allontanano, ma guai ad avvicinarsi troppo

Un orso in cerca di cibo percorre centinaia di chilometri

Che fare se si incontra un orso? Detta così la domanda pare amena. E la probabilità di un faccia a faccia col plantigrado non pare nemmeno così alta da farci il vademecum. Errato: "Capita, in estate in Abruzzo, che ci si possa imbattere in un orso marsicano, sottospecie unica al mondo e preziosissima per la biodiversità che sopravvive con una cinquantina di esemplari concentrati prevalentemente in Abruzzo, e in piccola parte in Lazio, Molise e Marche". Parola di Wwf, dove si sono preoccupati di diffondere una nota informativa sul carattere dell'orso e su cosa fare o non fare per non dargli fastidio e portare a casa una pelliccia sì: ma la nostra.

Gli orsi, spiega il Wwf, per trovare cibo possono percorrere zone amplissime: fino a 140 chilometri quadrati per una femmina, fino a 300 per un maschio. Per questo imbattersi in qualche esemplare non è affatto una eventualità remota. Niente panico: l'orso teme l'uomo e tende a mantenere le distanze. Non sono noti casi di aggressione da parte di orsi marsicani all'uomo. Per proseguire su questa strada però sarà il caso di non sfidare la sorte - e il buon senso - avvicinandosi a meno di 100 metri.

Quando si vede un orso, mettersi a parlare - no, non gridare: parlare - e fare rumore lo metterà quasi certamente in fuga. Anche noi, però, possiamo agilmente girare i tacchi, senza correre, soprattutto in presenza di cuccioli a cui mai e poi mai dobbiamo avvicinarci perché la madre in quel caso tenderà a proteggerli con ogni mezzo.

Da sapere: se proprio ci trovassimo chik to chik con l'orso e lui si alza sulle zampe posteriori non significa che stia per attaccare, ma semplicemente - scrivono gli esperti del Wwf - sta valutando la situazione. "Come accade per tutti gli animali selvatici, certe situazioni possono stimolare l'istinto di difesa. Tipico il caso della femmina con i piccoli, ma anche un orso che si sta nutrendo può cercare di difendere il suo pasto. A proposito, mai dare da mangiare agli animali selvatici o lasciare in giro avanzi del pic nic: se l'orso stabilisse un nesso tra cibo e essere umano, entrerà in competizione - ahinoi -con la specie. Ancora: un orso ferito è più pericoloso, idem se si sente minacciato magari da un cane, per esempio.

In generale, poi, l'orso non ha una gran vista. In compenso corre veloce come un cavallo e sa arrampicarsi sugli alberi. Siccome se percepisce la presenza umana tende a fuggire, è bene tenerlo presente. Parrebbe superfluo dirlo, ma se il Wwf lo scrive si vede che ne ha motivo: mai avvicinarsi a una tana di orso, men che mai tentare di entrarvi. 

Poi, il suggerimento più difficile da seguire ma che può davvero salvare la vita: "Se l'orso dovesse seguirvi, fermatevi e mantenete la posizione. Non scappate di corsa, non arrampicatevi su un albero, non lanciategli contro pietre. E nel caso improbabile che l'orso attacchi - consiglia il Wwf - rimanete immobili. In questo modo, con grande probabilità l'orso si fermerà vicino a voi senza alcun contatto fisico".  Se l’attacco dovesse arrivare al contatto, distendetevi a terra a faccia in giù, coprendovi il collo con le mani. Rialzatevi solo quando l’orso non sarà più nei paraggi e segnalate l’accaduto al Parco e ai Carabinieri-Forestali".