Quando nell'ottobre di due anni fa la forestale suonò quel campanello della villa nel parco della Mandria, a Torino, dovette constatare che la segnalazione ricevuta era fondata: lì, alla stregua di comuni gatti domestici un po' fuori misura, vivevano liberi e giocondi due puma. Cuccioloni, certo, ma proprio puma-puma.
Gli animali, trovati in ottime condizioni di salute, vennero sequestrati e affidati all'oasi di San Sebastiano Po, poi trasferiti in Toscana. Il proprietario, giovane rampollo di una famiglia di industriali, oggi è stato condannato dal tribunale di Ivrea a 35mila euro di multa per detenzione di animali pericolosi.
A segnalare la presenza dei micioni erano stati gli altri residenti della tenuta, spaventati dal felpato girellare in libertà dei due grandi felini. Il pubblico ministero aveva ipotizzato che la multa potesse arrivare a 300mila euro.