Attualità

Fauna selvatica, l'impegno di Animal Project

I numeri dei salvataggi di animali selvatici effettuati dall'associazione. Molte le segnalazioni di aiuto ricevute da parte dei turisti

Alcuni balestrucci salvati

L'associazione elbana Animal Project onlus fa un bilancio degli interventi di soccorso verso la fauna selvatica effettuati all'isola d'Elba dal mese di febbraio 2020 ad oggi.

L'associazione, come si legge in una nota, è intervenuta ben 118 volte per il soccorso sul territorio elbano di un totale di 131 esemplari appartenenti alla fauna selvatica. Sono stati, infatti, soccorsi 55 adulti e 76, tra pulli e cuccioli. Gli interventi più frequenti hanno riguardato balestrucci (28), rondoni (16), gabbiani (22) assioli (10), ricci (8), merli (5); ma sono stati soccorsi anche 3 gheppi, una civetta, un cuculo, un succiacapre, un’upupa, oltre a vari passeri, pigliamosche, capinere, piccioni e tortore.

Per quanto riguarda i Comuni presso l'associazione è intervenuta maggior numero di recuperi è stato effettuato a Portoferraio sul cui territorio sono stati soccorsi 56 animali; poi, in ordine decrescente,Capoliveri (22), Campo nell’Elba (17), Rio (12), Porto Azzurro (11), Marciana (10) e Marciana Marina (3). 

"Tale attività, - spiegano da Animal Projec - molto intensa soprattutto nel periodo da giugno a luglio durante il quale sono stati registrati il maggior numero di interventi (90), è stata espletata in virtù della collaborazione della nostra associazione con la Lipu- Lega Italiana Protezione Uccelli che ha una Convenzione con la Regione Toscana e non sarebbe stata possibile senza la preziosa collaborazione di alcune persone speciali che ci hanno aiutato con il trasferimento degli animali soccorsi direttamente presso il Cruma di Livorno (Donatella e Fabio, Barbara, Chiara, ma anche tante persone di rientro dalle vacanze che hanno generosamente fatto tappa al Cruma)".

Dall'associazione spiegano inoltre che tantissime richieste di aiuto sono pervenute da parte di turisti in vacanza all'isola d'Elba, i quali,nonostante la totale carenza di un’organizzazione strutturata, soprattutto da parte dei Comuni (ai quali spetta la competenza in materia di soccorso dei pulli/cuccioli), hanno coraggiosamente e caparbiamente cercato di soccorrere gli animali in difficoltà affrontando anche la mancanza di informazioni adeguate sulle procedure da seguire e riuscendo comunque nel loro obiettivo.

"Per noi è il primo anno di attività nell’ambito del soccorso alla fauna selvatica - concludono dall'associazione - ed è stata l’occasione di conoscere animali che non avremmo mai potuto ammirare nel loro splendore, un vero privilegio. Crediamo che quanto fatto sia già un lavoro enorme, soprattutto perché basato interamente sul volontariato di pochissime persone; cercheremo comunque di fare sempre meglio, auspicando che sempre più persone siano disponibili a collaborare con la nostra associazione".