Cani

Randagi no, cani di quartiere sì

I cittadini accudiscono ormai sette pelosi tra chi è più ghiotto e chi più diffidente ma tutti coccolati, nutriti e curati. Ma liberi

Liberi ma non randagi: sono i cani di quartiere di Giffoni Sei Casali, comune del Salernitano che ha vinto la sfida contro il randagismo grazie ai cittadini che si sono attivati per adottare collettivamente i cani che erano vaganti. Ora sono di tutti e di nessuno, e vivono sereni senza più doversi preoccupare di procacciarsi cibo, acqua, riparo, attenzioni e cure.

Ognuno col suo carattere. Nina, otto anni in parte da cane di strada, è la più curiosa. Ora è libera, certo, ma ormai sa che dalla signora Cristina che piova, nevichi o ci sia il sole a picco troverà quel che le occorre. Nerino pare più diffidente, ma scondinzola e con Nina divide ciotole e coperte. 

Poi ci sono Zoe, Greta e altri fortunati che ora hanno una famiglia, magari su al Nord. Altri continuano a preferire la strada, ma sono nutriti, sterilizzati, puliti, vaccinati, amati e coccolati. Sono cani di quartiere, e a Giffoni di randagi non ce ne sono più.

Certo il lavoro è stato lungo, con il servizio veterinario che da due anni sterilizza e microchippa a tutto spiano come se non ci fosse un domani. Il risultato però è arrivato. Ad oggi sono 7 i cani di quartiere, mentre gli ex randagi che hanno trovato una nuova famiglia sono 14.