Ungulati

Manolo capriolo di città va al centro di recupero

Dopo giorni di tentativi, il Bambi umbro è stato sedato e trasferito a Torre Certalda. Le autorità decideranno adesso dove collocarlo

Il capriolo Manolo era diventato la mascotte di Foligno

Confidente sì ma tonto no, il capriolo Manolo - mascotte di Foligno dove aveva preso dimora da un annetto buono - ha dato per giorni del filo da torcere ai carabinieri forestali che tentavano di catturarlo. Beh: stamani ce l'hanno fatta e il Bambi del Perugino è stato sedato, preso e trasferito al Centro di recupero per animali selvatici di Torre Certalda, dove rimarrà finché le autorità non decideranno quale sia il luogo più adatto in cui collocarlo.

Lui, invece, si era autocollocato in un boschetto davanti all'ospedale di Foligno, tra supermercati, hotel e ristoranti i cui avventori non disdegnava di visitare. L'ungulato non dava fastidio a nessuno, ma la sua eccessiva umanizzazione secondo gli esperti era un guaio prima di tutto per lui che si avvicinava senza paura anche alle strade trafficate. Da qui la decisione di immaginare per il capriolo un futuro più etologicamente adatto.

All'operazione, oltre ai carabinieri forestali, hanno preso parte i tecnici del servizio faunistico della Regione Umbria. Il tutto è avvenuto sotto il monitoraggio di un veterinario dell'Ente Parco dei Monti Sibillini. Il presidente Wwf Perugia Sauro Presenzini auspica in una nota che venga liberato in una zona sicura: "La migliore e naturale soluzione - scrive - sarebbe quella di rilasciarlo un parco regionale, nazionale, oasi o area protetta idonea, lasciando che la natura faccia il suo corso".