Ungulati

C'è un abusivo all'ospedale, è un daino

Esemplare maschio avvistato a più riprese nel boschetto di fronte al presidio sanitario. Il Wwf mette in guardia chi guida in zona

Un'impronta di zoccolo di 7 centimetri per 4 e mezzo lo identifica come daino adulto, con ogni probabilità maschio: è l'identikit dell'ospite abusivo dell'area ospedaliera di Foligno, stilato dal Wwf Perugia le cui guardie hanno effettuato sopralluoghi dopo ripetute segnalazioni di avvistamento del ruminante.

Fa capolino la mattina presto, ma non disdegna di farsi vedere fugacemente anche in pieno giorno. Ha messo su tana nel boschetto davanti all'ospedale, dove evidentemente trova di che nutrirsi con soddisfazione in uno spazio dove la vegetazione si presenta spontanea e rigogliosa.

"Dalle segnalazioni e testimonianze assunte sul luogo - scrive il presidente di Wwf Perugia Sauro Presenzini in una nota - si ha la ragionevole certezza che si tratti di un esemplare di daino (Dama dama) maschio. Il daino è facilmente riconoscibile per il suo portamento elegante. Si nutre tendenzialmente di erba, foglie, germogli, frutta e funghi di ogni specie. Il suo habitat naturale è la macchia con piante non molto alte ed il sottobosco".

I maschi di daino, spiega Presenzini, sono solitari. Semmai difendono a suon di cornate il territorio se in presenza di altri maschi, ma lì l'eventualità appare remota. Semmai, il Wwf mette in guardia chi si trova a percorrere la zona in auto: "Vi può essere un pericolo per la circolazione stradale, visto che i suoi scatti repentini, se spaventato o in fuga, potrebbe provocare in ipotesi danni alle vetture circolanti e mettere in pericolo la sua stessa vita". E anche quella delle persone in vettura o in moto.

L'ungulato clandestino è un esemplare vagante. Non si lascia avvicinare. Per questo il Wwf raccomanda di non inseguirlo, non spaventarlo, non tentare di catturarlo. Semmai: fotografarlo. Da lontano.