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Sciopero nell'hotel a quattro stelle

Presidio di protesta dei lavoratori davanti all'hotel Bruenelleschi: "Sei licenziamenti in vista, a rischio un sindacalista e due reintegrati"

La mobilitazione è stata indetta dalla Filcam Cgil per scongiurare la perdita del posto di lavoro per sei persone: la trattativa avviata dal sindacato con la proprietà si è conclusa con una procedura di mobilità che potrenne precludere ai licenziamenti. 

"Si tratta di una procedura di licenziamento illegittima e strumentale, giustificata da un processo di esternalizzazioni ma in realtà volta a estromettere dall'azienda sei  lavoratori - spiega il sindacato -  di cui due reintegrati in azienda a seguito di sentenze del tribunale di Firenze e tenuti a casa dall'azienda senza possibilità di lavorare mentre una terza persona è in attesa di sentenza. Nel gruppo c'è anche lo storico rappresentante sindacale, a conferma della strumentalità di questa procedura".

Oggi i lavoratori si sono riuniti in assemblea e al termine di essa,hanno tenuto un presidio davanti all'Hotel per protestare contro i licenziamenti prospettati. Nell'occasione è stato anche proclamato lo sciopero per il turno odierno.

“Rivolgiamo tre appelli - ha dichiarato Marco Pesci della Filcams Cgil - Uno all'azienda, affinché ci ripensi perché questa terziarizzazione non ha senso, si tratta di uno dei migliori alberghi della città, con un ottimo fatturato. Un appello lo lanciamo anche alla Regione, che ha una legge che regola la materia di come si appalta e si normano i diritti dei lavoratori: servono controlli. Infine, ci rivolgiamo anche al Comune: il turismo va bene, ma la ricchezza del turismo vada non solo a pochi ma tocchi almeno in parte anche chi lavora. Basta soprusi, basta esternalizzazioni selvagge nel turismo. Il settore e la città meritano di meglio, meritano un turismo e una occupazione di qualità, perché senza i lavoratori non si va da nessuna parte”.