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Gli argini ripuliti dai richiedenti asilo

Concluso il progetto pilota che ha coinvolto diciotto giovani tra i diciotto e i ventisei anni. L'assessore Bugli: "Missione compiuta, ora proseguire"

Il progetto è nato da un'idea della Regione, raccolta a maggio dal Consorzio di bonifica 3 del Medio Valdarno.

I ragazzi hanno lavorato tutta l'estate a ripulire fiumi e torrenti di Firenze e Pistoia: l'Arno e il Mugnone nel capoluogo, il Rimaggio a Sesto Fiorentino, la Brana e l'Ombrone a Pistoia. Lo hanno fatto da volontari, dopo essere arrivati in Toscana dall'Africa subsahariana a settembre di un anno fa, nel 2015, partiti dal Mali e dal Senegal, dal Gambia, dal Ghana e dalla Costa d'Avorio. E ora hanno deciso di andare avanti anche nell'inverno a ripulire i fiumi che erano stati loro 'affidati'.

 "Il progetto ha ben funzionato - ha detto l'assessore regionale alla presidenza e all'immigrazione Vittorio Bugli - e vogliamo 'esportare' questo percorso pilota e all'avanguardia in tutta la Toscana. La partenza potrebbe essere proprio in occasione dell'anniversario dell'alluvione di Firenze, che ci sarà a giorni. Lavoreremo così fin dalle prossime settimane per estendere questa esperienza a tutti i Comuni che si affacciano sull'Arno". 

Gli argini dell'Arno si snodano attraverso una buona fetta di Toscana, da Arezzo fino a Pisa passando per Firenze. Lungo il fiume, spiega la Regione Toscana, nascerà una grande ciclabile ma già ora alcuni tratti sono percorribili, a piedi o a cavallo, e tenerli puliti e in ordine è il primo passo per aiutarne la fruizione. Da subito.