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Alla scoperta della mente di animali e piante

Decine di studenti al primo incontro del programma di Pianeta Galileo, obbiettivo: dimostrare che anche piante e animali sono dotati di una mente

Girasoli che giocano, radici che si spostano in cerca dell'acqua che scorre, piante di fagiolo che combattono alla conquista di un palo sul quale arrampicarsi. E ancora scimmie e pulcini che fanno matematica, pappagalli che ballano, corvi a caccia di vermi che costruiscono uncini.

Questi i soggetti di alcuni filmati che gli scienziati Stefano Mancuso e Giorgio Vallortigara, moderati dal filosofo Felice Cimatti, hanno mostrato in Consiglio regionale in occasione della lezione a due voci "Mente vegetale e mente animale", ad una platea di studenti del liceo Vasari di Figline Valdarno, dell'Istituto Machiavelli Capponi, del liceo Agnoletti di Campi Bisenzio, del Gobetti-Volta.

Quello di oggi è stato il primo appuntamento di un ciclo di tre lezioni, nel programma di Pianeta Galileo, la rassegna di cultura scientifica promossa dal Consiglio regionale.

L'obiettivo, è stato quello di dimostrare che anche piante e animali sono dotati di mente, diversa da quella umana, che il mondo animale è pieno di intelligenza e che intelligenza e sensibilità sono diffusi anche nel mondo delle piante.

"La scienza moderna - ha spiegato Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale - ha acquisito che la mente umana non è l'unica prioritaria rispetto anche a forme embrionali. Nel mondo animale e vegetale - ha continuato Giani - i concetti di mente, sensibilità e reazioni che appaiono sfociare da capacità cognitive sono sempre più diffuse. La Toscana - ha concluso il presidente - non è solo regione di cultura e arte, ma anche di scienza"