Secondo l'accusa, i proprietari dei cavalli avrebbero rimosso il microchip identificativo di tre purosangue inglesi per spacciati per anglo-arabi mezzosangue e poterli iscrivere all'albo per l'ammissione al palio.
Le accuse a carico dei due imputati sono falsità materiale in certificati e autorizzazioni amministrative e maltrattamento di animali.
"Le gravi violazioni delle regole, se accertate - ha spiegato la giunta comunale in una nota - lede gli interessi del Comune di Siena nella tutela della salute e del benessere dei cavalli e, più in generale, l'immagine della festa del palio".