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Chi sfratta una rondine paga la multa e nuovo nido

Un'ordinanza comunale impone il divieto di distruzione prevedendo una contravvenzione ed il ripristino del nido artificiale nello stesso luogo

Il Comune di Empoli ha ricordato ai cittadini che sul territorio è in vigore un’ordinanza che vieta di distruggere, rimuovere o danneggiare i nidi di rondine, balestruccio e rondone. Specie protette su tutto il territorio nazionale.

"Sono volatili insettivori che contribuiscono alla riduzione di insetti molesti, come zanzare, mosche e altri. Alcuni studi scientifici citano la capacità di cattura di insetti fino alla quantità di circa 20mila al giorno per coppia nella stagione riproduttiva" ha sottolineato il Comune di Empoli.

L'ordinanza comunale vieta di distruggere, rimuovere o danneggiare i nidi con una deroga al di fuori del periodo di nidificazione, tra il 15 settembre e il 15 febbraio di ogni anno, in caso di restauri, ristrutturazioni o altre tipologie di interventi sul fabbricato che non possano essere in alcun modo tecnicamente realizzati senza procedere alla rimozione dei nidi, "come dimostrato e attestato da un’apposita relazione tecnica da redigere a cura di un professionista incaricato dal richiedente, previa specifica autorizzazione del Servizio Tutela Ambientale e a fronte di compensazione obbligatoria con nidi artificiali, da realizzare entro lo stesso periodo di non nidificazione dell’anno in cui è autorizzata la rimozione".

Chi viola le disposizioni sancite nell’ordinanza, compresa la mancata realizzazione di nidi artificiali, oggetto di attività di verifica, è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria, prevista da decreto legislativo, che va da un minimo di 25 euro ad un massimo di 500 euro, ed è obbligato a ripristinare il precedente stato dei luoghi con la realizzazione di nidi artificiali, fatta salva l'applicazione dell'ipotesi di reato per maltrattamento animali prevista dal Codice Penale.