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Pesci d'Arno intrappolati nella rete pirata

Sono rimasti incastrati nella rete di 80 metri tesa all'interno di una zona protetta dell'Arno. Sono scattate le indagini per risalire ai responsabili

Una grossa rete in nylon ha intrappolato alcuni pesci delle specie barbo, pesce gatto e muggine. Si tratta di una grossa rete da pesca illegale di 80 metri che è stata gettata nelle acque di Bassa, a Cerreto Guidi, nella zona di protezione sul fiume Arno.

I pesci sono stati liberati sul posto.

La polizia provinciale della Città Metropolitana di Firenze è intervenuta domenica mattina, 4 Luglio dopo avere ricevuto una segnalazione. Sono state subito attivate le guardie volontarie Wwf Italia e Libera caccia che, coordinate dalla provinciale, si sono recate sul posto per effettuare i controlli e gli atti di sequestro.

La rete tesa occupava il letto completo del fiume. I responsabili non erano più presenti. Le guardie volontarie del Www Italia e Libera caccia hanno raccolto informazioni sul posto per la prosecuzione delle indagini.

 Nella zona di protezione di Bassa è presente il Cefalo Calamita Liza Ramada, una specie di pesce che tende a riprodursi in mare, ma che è segnalato con popolazioni che svolgono il proprio ciclo vitale anche nelle acque interne, anche a molti chilometri di distanza dal mare. Questo il caso della zona di protezione di Bassa, dove da Maggio a Settembre arrivano numerosi i muggini. Ormai da anni pescatori irregolari arrivano da tutta la Toscana oltre che da altre regioni, per catturare questi pesci. C’è perfino chi pulisce e consuma direttamente il pesce sul posto. Purtroppo, spesso, in violazione delle norme di tutela ambientale