"Si è conclusa l'avventura del nido di Marina di Cecina", ha comunicato il Wwf di Livorno che da subito aveva seguito la scoperta sull'arenile della cittadina balneare, con l'area dove erano state deposte le uova che era stata transennata e decine di volontari si erano dati il cambio per tenerla sempre sott'occhio.
"Dopo le ultime verifiche e valutando la situazione generale ne è stata decisa l'apertura. Letizia Marsili (OTB), Cecilia Mancusi (Arpat), coadiuvati da Giovanni Raimondi (Acquario), altri tecnici, noi tutti hanno estratto le oltre cento uova deposte. Purtroppo nessuna nascita anche se onestamente ormai le speranze erano minime. Da una prima analisi sembrerebbe che le uova non siano state fecondate anche se ovviamente per la conferma attendiamo i previsti accertamenti."
"Sicuramente l'epilogo è stato purtroppo assolutamente negativo ma in questa esperienza evidenziamo in particolare la partecipazione dei molti volontari riconducibili a numerose associazioni e a singole persone che hanno condiviso con entusiasmo, passione e spirito di collaborazione questa esperienza. Sicuramente abbiamo contribuito a sviluppare nella cittadinanza una maggiore sensibilizzazione per i problemi del mare con particolare riferimento all'inquinamento causato dalle plastiche e chiaramente alla salvaguardia delle Caretta caretta", conclude il Wwf.