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Per i delfini a caccia tenera è la notte

Per l'attività predatoria i tursiopi preferiscono gli orari notturni. I click del loro sonar registrati a largo di Catania nell'arco di due anni

Hanno registrato i 'click' emessi dal loro sonar per due anni ed ecco il risultato: i delfini preferiscono cacciare di notte, durante le ore di buio, quando usano di più le loro emissioni sonore per individuare, attraverso l'eco di ritorno, prede e oggetti. Lo studio, i cui esiti sono stati pubblicati sulla rivista Scientific Reports, è tutto tricolore ed è stato realizzato dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e dall'Istituto per l'Ambiente Marino Costiero del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iamc), con la collaborazione dell'Enea e delle università di Messina, Catania e Pavia..

La ricerca si basa sulla registrazione dei rumori sottomarini eseguita dalla stazione Onde, installata a 2.100 metri di profondità al largo di Catania, nel sito dei Laboratori nazionali del Sud (Lns) dell'Infn, con l'obiettivo di misurare il rumore acustico di fondo e realizzare uno studio di fattibilità per un rivelatore acustico di neutrini. 

Dall'analisi dei dati registrati in due anni di attività, emerge che i delfini sfruttano il loro biosonar emettendo un maggior numero di segnali di ecolocalizzazione di notte, quando l'uso della vista è impedito dall'assenza di fonti luminose. E' in quel frangente che per cacciare hanno imparato a sfruttare il suono. Con profitto, anche, dal momento che dopo il tramonto, spiegano i ricercatori, plancton, pesciolini e cefalopodi di cui i delfini vanno ghiotti migrano verso la superficie.