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Il fungo killer dei pipistrelli ha le ore contate

I ricercatori americani hanno individuato il punto debole dell'organismo che sta decimando popolazioni di chirotteri: sono i raggi ultravioletti

Il fungo aggredisce i pipistrelli durante il letargo

Il fungo killer che in Nord America sta decimando i pipistrelli ha le ore contate. Uno studio di ricercatori americani ha infatti individuato il suo punto debole: i raggi ultravioletti. La ricerca è stata condotta dal servizio forestale Usa e dall'Università del New Hampshire ed è oggetto di pubblicazione su Nature Communications.

In pratica è stato osservato che il fungo manca di un enzima che serve a riparare il dna. Dunque, hanno provato a esporlo a vari agenti dannosi per vedere come avrebbe reagito. Ebbene: dagli esperimenti è emerso che un'esposizione a basse dosi di luce UV-C (una radiazione in grado di modificare il dna dei microorganismi) portava al 15 per cento di possibilità di sopravvivenza del fungo. Con una dose moderata (pochi secondi di esposizione) la percentuale scendeva al di sotto dell'uno per cento. 

Gli scienziati ora sperano che questa estrema vulnerabilità e sensibilità alla luce ultravioletta possa tradursi in azioni mirate per gestire l'epidemia e salvare i pipistrelli. E' già partito uno studio sui trattamenti con raggi UV a pipistrelli in letargo. Il fungo killer (P. destructans) cresce infatti sul naso dei chirotteri proprio durante il letargo invernale nei siti di ibernazione e li porta alla morte. 

Provoca la cosiddetta sindrome del naso bianco che dal 2006, tra Stati Uniti e Canada, ha già ucciso quasi 7 milioni di pipistrelli.