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Altri mercoledì 31 dicembre 2014 ore 18:12

Un alfabeto di ricordi valdelsani

Tra polemiche e perplessità, tra cose da salvare e da buttare, la Valdelsa rimane pur sempre un territorio da cartolina

Il 2014 va in archivio: momenti, personaggi e aneddoti da ricordare. Tra eventi che hanno fatto storia e altri che avrebbero voluto entrarci



VALDELSA — Mancano poche ore e il 2014 sarà soltanto un ricordo, quanto più o meno lontano lo deciderà soltanto ognuno di noi, visto che quello che resterà saranno soltanto istantanee personali, tra cose dal salvare e altre da buttare. Tra le immagini da conservare nella mente ecco un alfabeto di ricordi, per riavvolgere il nostro di dodici mesi che in un modo o in un altro hanno caratterizzato tutta la Valdelsa.

Si parte dall'inizio, A come Archeodromo: il progetto di ricerca culturale della Fortezza Medicea di Poggibonsi ha fatto discutere fin da subito, ma una volta tagliato il nastro e apprezzate le iniziative ci sono stati solo applausi. Il primo museo open air italiano sull'Alto Medioevo sta riscuotendo molti successi, apprezzato anche dai media nazionali. Alla faccia di chi storceva il naso. B come “Boccaccio”, ma non nel senso del cittadino più illustre di Certaldo, bensì come il nome del vecchio cinema-teatro, oggi rinnovato multisala che dopo un cantiere infinito è stato inaugurato proprio il giorno di Natale. Un regalo per i certaldesi e non solo, visto il tutto esaurito di questi primi giorni di programmazione. Meglio tardi che mai.

C come Carcere di San Gimignano, quello attualmente in uso, a Ranza, sempre al centro di numerose polemiche, con personale al di sotto del numero e una popolazione di detenuti sempre in aumento, per una situazione che invece di migliorare è andata peggiorando, e quello antico, il San Domenico, al centro di un percorso di ristrutturazione apprezzato anche da una visita del Presidente della Regione Enrico Rossi. L'iter è partito, la fine di tutto è ancora lontanissima, ma intanto la macchina si è messa in moto. Tra passato e presente. D come Distaccamento “Alessandro Giomi”, ovvero la caserma dei Vigili del Fuoco di Poggibonsi intitolata all'ex prefetto, nonché Capo Nazionale dei Vigili del Fuoco e ideatore della Protezione Civile, oltre a sangimignanese doc. L'inaugurazione, con tanto di busto in marmo è stata fatta ad opera del figlio, attuale capo del Comando Nazionale dei Vigili del Fuoco. Buon sangue non mente.

E come Elezioni Amministrative: da maggio a giugno scorso tutta la Valdelsa è tornata alle urne per eleggere i sindaci, tra sorprese, doppi giri e facce nuove. Bassi a San Gimignano, Pii a Casole d'Elsa e Bravi a Radicondoli non hanno avuto grossi problemi per ripetersi e andare dritti al secondo mandato, Senesi, prima donna a Monteriggioni è una delle sorprese, Bussagli a Poggibonsi il volto nuovo e giovane, così come quello di Cucini a Certaldo, pur ricorrendo al ballottaggio, Canocchi è la vera sorpresa a Colle. Alla fine dei giochi una sola certezza: la rossa valdelsa perde i pezzi.

F come Fabbrichina, ovvero il cantiere scandalo che ormai da anni fa bella mostra di se alle porte di Colle. Canocchi, nuovo sindaco, ha smantellato tutto lo smantellabile, o almeno ci ha provato: le società di gestione del progetto, New Colle e Colle Promozione sono agli ultimi atti. Ma il cantiere è ancora li, sommerso carte bollate e acqua alta. Mare agitato.

G come Geotermia: la Regione Toscana è propensa a provare a mettere insieme qualche progetto, ma il Comune di Casole con un referendum popolare del tutto innovativo ha detto no a tutto. Starebbe adesso al Governatore Rossi mettere la parola fine, ma ancora non ha risposto alle missive del sindaco di Casole Pii. Mi telefoni o no.

H come Hospital Burresi, Accabì, ovvero il nuovo centro culturale realizzato a Poggibonsi all'interno della struttura dell'ex ospedale. Al suo interno anche alcuni uffici comunali di relazione con il pubblico e una viabilità intorno rinnovata e più snella. Salute per la cultura.

I come Infrastrutture, strade per l'esattezza, arterie che attraversano in lungo in largo la Valdelsa ma che presentano tutte dei problemi. Taglio del nastro per un nuovo tratto della 429, molto è stato fatto, Piza e Livorno sembrano un po' più vicine, ma c'è ancora tanto da lavorare. Sulla 68, dopo anni di silenzio, l'assessore Simoncini ha ridato qualche speranza, ma se ne riparlerà tra decenni. La Firenze-Siena è ancora un cantiere in movimento: tratto dopo tratto, polemica dopo polemica. Per l'anno nuovo sono in arrivo altri milioni, ma i problemi rimangono. Poggi e buche... rimangono.

L come Lavoro: problema nazionale che si è ripercosso inevitabilmente anche a livello locale, tra aziende chiuse, altre in profonda crisi e altre ancora perennemente in cassa integrazione. Il comparto del camper e il cristallo i settori con più problemi, ma anche il commercio ha subito gravi danni. Con il lavoro, in senso generale di occupazione, che è sempre più carente anche per un territorio come la Valdelsa che in altri frangenti aveva sempre avuto la forza di risollevarsi con le proprie gambe e con nuove idee. Crisi infinita.

M come Maratona, quella del sindaco, ex, di Colle di Val d'Elsa Paolo Brogioni che nel suo commiato alla Città del Cristallo ha scelto proprio questa metafora per sottolineare i suoi dieci anni di mandato. Ma la maratona è una corsa su un tracciato quasi sempre abbastanza pianeggiante, mentre Brogioni ha dovuto scalare salite ripide e piene di curve, schivando moschee e fabbrichine. Dieci anni in cui Colle è cambiata profondamente, dal tessuto sociale a quello architettonico, dieci anni di cui ci si ricorderà, purtroppo, ben poco, anche se le cose fatte non sono state poche, tra teatri rimessi a nuovo, piste ciclabili diventate pedonabili e nuove piazze. Professore in cattedra.

N come il No che che i Comuni di San Gimignano, Certaldo e Barberino Val d'Elsa hanno detto chiare lettere ai progetti di estrazione di Co2 sul territorio valdelsano. Un'azione congiunta di comunicazione di efficacia nei confronti di un progetto che fin dall'inizio ha fatto storcere il naso a molti. Un No importante anche nei confronti della Regione Toscana, che prima si è un po' defilata, poi è stata come costretta a dire lo stesso No. E per il momento questo “partito” ha avuto la meglio. Uniti si vince.

O come Ostetricia, trenta anni di un reparto che in Valdelsa ha fatto storia e scuola. Prima al Burresi e poi a Campostaggia la professionalità non è mai venuta meno, preferendo un parto dolce appannaggio di mamme e bambini. Non solo: da molte parti della Toscana adesso scelgono volontariamente di venire a partorire in Valdelsa. Un compleanno importante, con uno sguardo al futuro, con la volontà di dare ancora più spazio alle ostetriche. Auguri e figli maschi.

P come Piero Pii, ma non come sindaco di Casole, bensì come candidato alle recenti elezioni per il Presidente della Provincia. Una candidatura a sorpresa che ha portato un po' di scompiglio, anche se il risultato era quasi scontato. Un po' di tempo da prendere dalla sua cittadina per usarlo tra i meandri della nuova amministrazione provinciale. Con un occhio alle elezioni regionali e ai movimenti civici dai quali potrebbe partire per un ulteriore salto. Civitas veri sive morum.

Q come Quadri, quelli che un mecenate romano ha donato a San Gimignano nei giorni scorsi con le firme più prestigiose del Novecento e che faranno per sempre bella mostra di sé all'interno della Pinacoteca. Un regaolo inaspettato e piacevole, perché l'arte non ha confini. A Roma opere tra tante, in Valdelsa la giusta valorizzazione, sarebbe stata la motivazione. Le Torri ringraziano.

R come Rifiuti, o per meglio dire Tari, o come si chiama adesso. La differenziata non è ancora ai risultati sperati, il servizio latita, ma le tariffe aumentano. Colle e Casole si schierano e tentano di rigestire tutto dall'interno. Perchè i cittadini vanno salvaguardati. Alle assemblee Pii e Canocchi alzano la voce, ma tutti gli altri vanno avanti per la loro strada. Un concerto, per adesso, fuori dal coro.

S come “Su Per Colle”, la lista civica che ha sbaragliato pronostici e libri di storia, azzoppando il Partito Democratico di Colle e mettendo il Comune nella mani di Paolo Canocchi e della sua lista civica. Un evento storico, perché dai libri di storia si leggeva che Colle era stato uno dei primi Comuni socialisti d'Italia e da settanta anni vigeva questa “regola”. Poi sono arrivati i Canocchiani, popolo di non ben espressa fede politica che ha ribaltato tutto. Perchè alle politiche sono partite in svantaggio, ma poi ai tempi supplementari del ballottaggio è stato un trionfo. Con buona pace del Partito Democratico di Colle che dalle macerie si doveva ricompattare ma che per adesso non sembra averne poi tanta voglia. Waterloo.

T come Teatri, quelli aperti e quelli chiusi. Partiamo dai primi: Popolo e Politeama, stagione congiunta, ma poi nemmeno più di tanto. In questa stagione la politica, di colori diversi tra Colle e Poggibonsi, non ha fatto il suo corso. Per il momento applausi e qualche posto vuoto, per il futuro solo incognite. Poi quelli chiusi: il Verdi di Poggibonsi che, salvo miracoli, non riaprirà più e il Teatro dei Varri, che invece riaprirà solo dopo alcuni lavori di adeguamento, ma non si sa quando. Poi ci sono i Leggieri di San Gimignano: mezzo aperto e mezzo chiuso. I palchi non sono agibili, la platea sì. Sipario mezzo aperto.

U come Urban Promo, il grande evento culturale di riferimento per il settore dell'urbanistica di Milano. Esperti e firme eccellenti del mondo urbanistico ha deciso di premiare un progetto tutto valdelsano: la Fabbrichina. Polemiche a non finire, perché all'inizio sembrava più una barzelletta che un riconoscimento. Che agli occhi dei colligiani ha avuto il sapore della beffa. Ma da Milano hanno detto che i voti che hanno decretato la vittoria del premio, che non sappiamo chi l'ha ritirato, sono arrivati solo grazie al progetto, un plastico. Porta a Porta.

V come Via Maestra, il Centro Commerciale Naturale di Poggibonsi. Eventi, iniziative e ancora eventi. E' vero, alcuni negozi hanno chiuso, ma in Valdelsa rimane ancora il punto di riferimento assoluto per lo shopping, in qualunque periodo dell'anno. Restare a galla in un periodo di profonda crisi come quello attuale è un pregio da sottolineare, soprattutto per tutti quei negozianti che hanno deciso di investire ancora in questa via, come attrattiva generale di tutto il territorio. Un taglio alla crisi. O forse, semplicemente Il Taglio.

Z come Zona a Traffico Limitato. Quella nuova, con le telecamere puntate, istituita a Colle di Val d'Elsa, nella parte alta della città e in quella bassa, con nuove regole e nuove norme, salvo poi far recapitare una serie infinita di multe perché qualcuno si era dimenticato di spegnerla durante un raduno di auto storiche e quella ancora in embrione, ma che sta già suscitando notevoli discussioni a Poggibonsi, con sistemi tecnologici all'avanguardia. Poi c'è San Gimignano, che della Ztl ha fatto il suo cavallo di battaglia con un centro storico quasi esclusivo per i pedoni. Tutti in bici.


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