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Attualità lunedì 07 maggio 2018 ore 11:20

E' morto Scarck, il cane-vigile del fuoco

Il pastore tedesco aveva nove anni e per quattro ha prestato servizio nel comando provinciale di Grosseto, distinguendosi in varie operazioni



GROSSETO — E' morto uno dei cani-vigili del fuoco dell'unità cinofila del nucleo Toscana. Si chiamava Scarck ed  era un pastore tedesco di nove anni. Qualche giorno fa era stato sottoposto a un intervento chirurgico per salvargli la vita ma purtroppo non ce l'ha fatta.

Scarck,  dopo avere superato a pieni voti il periodo di addestramento obbligatorio, era diventato a tutti gli effetti un vigile del fuoco. Anche se non indossava la divisa, seguiva sempre il suo conduttore su ogni tipologia d'intervento, pronto a lavorare. Il pastore tedesco si muoveva in perfetta simbiosi con il Vd Matteo Angeloni. Insieme facevano parte del nucleo cinofilo Vvf della Toscana ma spesso venivano chiamati ad operare anche sul territorio nazionale. 

Il cane per un cinofilo dei Vigili del Fuoco non è uno strumento di lavoro ma un compagno con il quale condividere emozioni, soddisfazioni e sacrifici. L’unità cinofila è un team a due, costituito dal vigile del fuoco conduttore e dal cane, di sua proprietà. Un rapporto che, nelle operazioni di soccorso, fa emergere le migliori capacità dell'uomo e dell'animale per garantire il ritrovamento dei dispersi, sia nelle situazioni di calamità naturale come terremoti, alluvioni, crolli, esplosioni, sia in occasioni di incidenti o incendi.

Scarck aveva mostrato fin da quando era un cucciolo una grande attitudine per questo tipo di lavoro. Era bravo soprattutto nel contribuire alla ricerca di persone, localizzandole sotto le macerie e spesso consentendone l'estrazione ancora in vita. 

Scarck, nei suoi quattro anni di servizio a Grosseto, è stato impiegato su circa cinquanta interventi, molti dei quali importanti e difficili allo stesso tempo. 

Il suo conduttore ne ricorda uno in particolare. 

“Stavamo operando nella zona di Montaione, in provincia di Firenze - racconta Matteo Angeloni - Eravamo stati chiamati per cercare una anziana donna tedesca con problemi di alzheimer che si era allontanata improvvisamente da casa. In quella occasione abbiamo operato in una zona molto difficile da perlustrare, non solo per la complessità del terreno ma soprattutto per il caldo del mese di agosto. Ricordo che Scarck fu instancabile in quella occasione, tanto che rischiò parecchio a causa di un colpo di calore, nonostante io avessi continuto a idratarlo e a farlo bere. Il suo contributo fu importante nel ritrovamento dellasignora che purtroppo era deceduta nel corso della notte”.


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