TORINO — Star del cinema sì, ma animali: ci sono loro, da Rin Tin Tin a Lassie fino alla nuova ondata di protagonisti a quattro zampe nella produzione contemporanea, al centro della mostra Bestiale! Animal Film Stars in corso al Museo nazionale del cinema di Torino, al primo piano della Mole Antonelliana.

Il percorso espositivo lungo cui reincontrare i beniamini di tante avventure cinematografiche - compreso lo squalo di Spielberg incubo di intere generazioni - si articola in dieci differenti sezioni tematiche per raccontare allo spettatore il multiforme universo del recitar abbaiando (o miagolando, o volando, o nuotando...). 

Il tutto attraverso raccolte iconografiche, memorabilia, animatronics, costumi di scena e mille altri spunti e cimeli in arrivo, oltre che dalle collezioni dello stesso Museo nazionale torinese, da importanti istituzioni internazionali tra cui l’Academy of Motion Pictures Arts and Sciences di Los Angeles, la NBCUniversal Archives & Collections, La Cinémathèque française, il Palm Dog Award, e da collezionisti e professionisti del mondo del cinema, come il Premio Oscar per i migliori effetti speciali John Cox

Due i quesiti che fanno da filo conduttore alla mostra: quando si può parlare di star animale e in che relazione sono icona popolare e animale in carne e ossa? E ancora: esiste una recitazione animale? E come definirla, nell'era in cui digitale e animatronics spingono in un 'oltre' i personaggi animali fino a mutarne la stessa natura?

La mostra - aperta fino all'8 gennaio prossimo e realizzata a cura di Davide Ferrario e Donata Pesenti Campagnoni, con la collaborazione di Tamara Sillo e Nicoletta Pacini - è completamente accessibile anche ai disabili visivi, poiché corredata da schede in braille, testi ingranditi, descrizioni audio e molto altro. Possibilità di visite guidate.

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