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Attualità domenica 02 luglio 2017 ore 09:36

Denutriti e malati, Wwf denuncia fattoria lager

Un momento delle operazioni di salvataggio. Foto: Wwf Umbria (Facebook)

La sezione umbra dell'organizzazione intervenuta con Forestale e Asl a Collescipoli per salvare gli animali. Denunciato il proprietario



TERNI — Denutriti, disidratati, forse affetti da Lehishmaniosi, alcuni tenuti a catena: così le guardie del Wwf Umbria hanno trovato nove cani in una proprietà di Collescipoli, frazione di Terni, dove erano nelle medesime condizioni di abbandono anche galline, gatti, piccioni, un maiale e una capra. Una fattoria degli orrori, insomma, quella da cui il Wwf - insieme con i carabinieri forestali di Terni ed Amelia e con il settore veterinario della Asl ternana - ha portato in salvo gli animali per poi sporgere denuncia contro il pastore loro proprietario per maltrattamento e malgoverno degli stessi.

Le bestiole sono adesso sotto sequestro ma, a quanto scrive il Wwf Umbria in una nota, sarebbero state lasciate incustodite per giorni senza cibo sufficiente e acqua in contenitori dove ormai si erano formati insetti e larve di ogni tipo.

"Un cane maremmano con una catena corta un metro, a forza di tirare per divincolarsi, ha consentito alla catena di consumargli il pelo, di penetragli le carni e nella parte viva esposta - è il racconto raccapricciante del coordinatore regionale del Wwf Umbria Sauro Presenzini - gli insetti e il calore hanno permesso e favorito il rapido formarsi della necrosi e la conseguente putrefazione, infezione e vermi sul collo dove c’era la catena".

Il sopralluogo è scattato a seguito di segnalazioni sulla situazione estrema patita dagli animali. Una volta sul posto, ciascuno ha avviato le verifiche di propria competenza. "Il responsabile - dà conto il Wwf Umbria - è stato subito denunciato a piede libero, sia per le numerose violazioni riscontrate che per le diverse ipotesi di reato".

Adesso gli animali, posti sotto sequestro, sono affidati alle guardie Wwf e curati dai veterinari della Asl. Non parlano, è vero, ma: "Hanno comunque potuto manifestare a loro modo la loro gioia al personale forestale, della Asl e del Wwf intervenuto a liberarli da quella situazione, in maniera davvero commovente, ovvero con espressioni di gioia, uggiolando, gettandosi addosso ai loro liberatori e correndo all’impazzata per interi minuti, una volta dissetati, rifocillati e liberati dalle catene. In caso di rinvio a giudizio del pastore - conclude Presenzini - il Wwf si costituirà parte civile.


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