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Altri venerdì 22 maggio 2015 ore 18:50

Sparò a un calciante, condannato a 8 anni

Lo scorso settembre un imprenditore di 45 anni tentò di uccidere con due colpi di pistola un giocatore del Calcio Storico di 28 anni dopo una lite



FIRENZE — L'episodio fu ripreso da alcune telecamere di sorveglianza, ma sull'origine dei dissapori tra i due le versioni sono contrastanti.

Quel che è certo, come ha stabilito il giudice Matteo Zanobini al termine di un processo con rito abbreviato che si è celebrato stamattina a Firenze, è che l'imprenditore, un 45enne di origini calabresi, incensurato e titolare di un'attività di movimento terra, è stato condannato a 8 anni per tentato omicidio. Il pm ne aveva chiesti 12. 

I fatti risalgono al 24 novembre 2014 e si sono svolti al Poderaccio. Secondo quanto ricostruito il ragazzo, un calciante di 28 anni, allevatore di cani, si sarebbe recato nella ditta dell'imprenditore nella periferia ovest della città per riscuotere un pagamento per conto di un suo amico, che era lì presente con lui.

L'imprenditore si sarebbe però rifiutato di consegnare il denaro e il ragazzo gli avrebbe sferrato due pugni sul viso per poi girarsi e andarsene. A quel punto l'uomo sarebbe corso nel suo ufficio, avrebbe afferrato un revolver e avrebbe sparato due colpi nella schiena del ragazzo. L'amico si sarebbe a quel punto messo in mezzo evitando che partisse un terzo colpo che sarebbe stato probabilmente fatale. 

Il giovane infatti è stato ricoverato con un ferita al pomone ed è stato necessario rimuovergli la milza, il fegato e parte del pancreas. Risultato: 2 mesi di degenza in ospedale.

L'imprenditore, come detto, è stato condannato anche a pagare una provvisionale da 50mila euro e si trova ai domiciliari ma i suoi legali hanno dato una versione diversa sull'origine dei dissapori tra i due. Secondo loro, infatti, l'allevatore di cani aveva venduto droga al figlio di 16 dell'imprenditore anni affinché la spacciasse nel quartiere ovest di Firenze. 


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