SAVONA — La buona notizia: il Savonese è una nursery confortevole per le civette e gli altri rapaci. La cattiva notizia: i piccoli cadono di frequente dai nidi e non sempre si riesce a capire da quali. Per raccoglierli - tentando di riportarli 'a casa' o consegnandoli al centro di recupero dei selvatici di Bolmezzo, in provincia di Cuneo - i volontari Enpa di Savona sono impegnati in una media tra i 15 e i 20 interventi al giorno.

Albenga, Alassio, Gorra di Finale, Cairo e Cadibona, un assiolo ad Altare ed una poiana a Cengio non sono che alcuni dei recuperi di giovani pennuti che in tutto, da metà maggio, sfiorano quota 700. 

Alla sede Enpa li curano, li nutrono artificialmente tutte le volte al giorno che i piccoli becchi lo richiedono e - per andare a soccorrerli - nel solo mese di giugno hanno percorso 11mila chilometri. Ora i volontari lanciano un appello: "Le spese per andare a prendere gli uccellini ci stanno devastando - scrivono in una nota - e quindi chiediamo a chi telefona per segnalare un selvatico in difficoltà di portarcelo, quando possibile". E se poi qualche volenteroso volesse partecipare ai turni pappa, sarebbe ben accetto.

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