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Attualità martedì 04 luglio 2017 ore 11:51

Lupa trovata morta, forse è avvelenamento

Sulla lupa vanno avanti le indagini necroscopiche

La polizia provinciale della città metropolitana di Bologna non ha rilevato lesioni di origine traumatica. Si iotizza l'ingestione di esca killer



SASSO MARCONI — Non stava allattando: questo la pattuglia della polizia provinciale della città metropolitana di Bologna intervenuta per recuperare la carcassa della lupa trovata morta a Sasso Marconi lo ha accertato subito, così da poter cercare e soccorrere eventuali cuccioli. Però non aveva neppure fratture, né lesioni, né ferite di arma da fuoco: insomma, nessuna traccia di traumi che avessero potuto determinarne il decesso. Per questo l'ipotesi ritenuta più probabile per la morte dell'esemplare femmina di lupo recuperato dalla polizia provinciale con una guardia volontaria di Bologna Zoofila è immediatamente stata l'avvelenamento.

Per di più, fa sapere in una nota la città metropolitana, l'animale in bocca presentava frammenti di erba che, si ricorda in una nota, "i canidi di frequente ingurgitano per provocarsi conati di vomito al fine di liberarsi del contenuto gastrico quando indigeribile, fastidioso o tossico".

Al di là delle deduzioni possibili sul posto al momento del recupero del cadavere, la lupa è stata trasportata alla clinica universitaria di Ozzano Emilia dove il professor Mauro Delogu ha iniziato le indagini necroscopiche. L'interesse è rivolto anche a stabilire il particolare tipo di veleno utilizzato poiché, se questo fosse compatibile con quello utilizzato per uccidere l'altro lupo trovato nella stessa zona all'inizio di quest'anno, si sarebbe quasi sicuramente in presenza della medesima mano.

Adesso il sacrificio della lupa sarà per lo meno d'aiuto alla scienza: "Il rapido conferimento della carcassa alla clinica veterinaria dell'università di Bologna ha almeno consentito il prelievo di sangue che potrà essere utilizzato per il monitoraggio genetico e sanitario della specie. Non è infatti possibile riuscire a fare un prelievo di sangue ad un lupo nel bosco, mentre grazie a questo prelievo si potrà scoprire molto di quel lupo, della sua storia e delle relazioni con l'habitat in cui ha vissuto".

La polizia provinciale raccomanda a tutti, ma in particolare ai frequentatori di boschi e parchi pubblici, di segnalare tempestivamente qualsiasi persona che lasci cadere a terra pezzetti di carne intera o macinata, nonché carcasse di volatili, ma anche il rinvenimento dei bocconi senza aver visto chi li abbia abbandonati.

Monica Nocciolini
© Riproduzione riservata


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++ ATTENZIONE IMMAGINI CRUDE ++ Il video del ritrovamento della lupa morta
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