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Attualità mercoledì 26 luglio 2017 ore 16:20

Le scimmie? Tradizionaliste come noi

Anche le scimmie si tramandano i saperi. Foto: @StampaCnr (Twitter)

Secondo una ricerca appena pubblicata ci sono saperi che i cebi barbuti si tramandano di generazione in generazione. Non senza intoppi...



ROMA — Fino ai 3, 4 anni di età per rompere le noci insomma: sono un po' imbranatelle. E' l'esempio degli altri simili che con costanza le perfeziona. Proprio così: le scimmie hanno le loro tradizioni e se le trasmettono di generazione in generazione attraverso le influenze sociali, con meccanismi di imitazione e insegnamento del tutto simili a quelli tra umani.

A dimostrarlo arriva adesso lo studio condotto da un gruppo di ricercatori - fra cui Elisabetta Visalberghi dell’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Consiglio nazionale delle ricerche di Roma (Istc-Cnr) - su una popolazione di cebi barbuti (Sapajus libidinosus) Fazenda Boa Vista, nel nord est del Brasile.

Gli esiti della ricerca sono condensati nell'articolo Synchronized practice helps bearded capuchin monkeys learn to extend attention while learning a tradition, appena pubblicato sul numero dei Proceeding of the National Academy of Science (Pnas) con tanto di onor di copertina. 

"I risultati sono chiarissimi", spiega Visalberghi nella nota diffusa dal Cnr. "Se un cebo esperto usa strumenti, l’attenzione di quelli inesperti viene ‘catturata’ facendo aumentare significativamente la frequenza con cui questi individui eseguono comportamenti rilevanti per l’apprendimento dell’uso di strumenti, come battere una noce su un’incudine o un sasso sulla noce. Anche dopo che il cebo esperto ha rotto la sua noce, quelli inesperti continuano a svolgere queste attività per parecchi minuti".

Cosa dimostra questo studio? "Che l’attenzione e le attività degli individui inesperti sono innescate dall’uso di strumenti di ‘chi ne sa di più’ e che queste influenze sono di lunga durata. Ne consegue che la reiterata pratica delle azioni necessarie per usare correttamente uno strumento aumenta sensibilmente la probabilità che i giovani inesperti affinino le loro capacità e raggiungano il risultato voluto". 

Perché anche tra le scimmie si impara sbagliando. E ce ne vuole prima di acquisire una competenza: "E' solo a 3-4 anni di età, e dopo anni di esercizio, che i cebi cominciano ad avere i primi successi. Alcuni però incontrano forti difficoltà anche a 7 anni, quando la gran parte dei loro coetanei sono diventati esperti: ciò dimostra che il compito non è per nulla facile e che il contesto sociale ne promuove l’acquisizione grazie all’esempio di chi lo risolve".

Monica Nocciolini
© Riproduzione riservata


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