PISTOIA — Un'operazione memoria per ricordare i cavalli deceduti nell'ultima giostra corsa due anni fa, oppure un inutile taccagneria che di etico non ha nulla?

Cominciava a serpeggiare in città la curiosità di conoscere l'artista che avrebbe dipinto il "cencio" per la Giostra dell'Orso che si correrà il 25 Luglio, la prima con il nuovo regolamento (vedi articolo collegato)

E come spesso accade, la verità venuta a galla sui social networks. 

Ad accendere la "miccia" è stato il consigliere di Pistoia Futura Alessio Bartolomei: "Il 25 Luglio ci dovrebbe essere la Giostra dell'Orso, ma udite udite, si sono scordati persino di far disegnare il palio 2016, il premio che va al rione vincitore. Pare che dovremo cambiare la data a quello del 2014. Roba da pazzi!"

E giù polemiche a non finire. Fino a quando, ad intervenire, è stata la funzionaria comunale all'ufficio Cultura Iginia Bartoletti, affermando che non c'è stata nessuna dimenticanza, anzi che è stata una precisa scelta: "C'è un bellissimo palio del 2014 non assegnato che non può essere lasciato a memoria perenne degli incidenti accaduti" ha scritto la Bartoletti.

Apriti cielo. Polemiche a non finire, ancora, con, da una parte la funzionaria pubblica, difesa pure dal capogruppo PD in consiglio comunale Giovanni Sarteschi; dall'altra Bartolomei e molti cittadini.

Il tema dello scontro rimane: assegnare al vincitore del 2016 il palio del 2014 è davvero un modo etico per commemorare i cavalli deceduti due anni fa, oppure, assegnare il palio alla prima edizione utile, cancella esattamente ogni meritorio proposito di ricordare i gravi incidenti?

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