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Cia: "Migliorare la caccia selettiva"

La confederazione agricoltori chiede una più rapida attuazione della legge sugli ungulati: "Il prelievo selettivo non funziona come dovrebbe"



PISTOIA — Andare avanti con maggiore determinazione nell’applicazione e perfezionamento dei meccanismi della legge regionale sugli ungulati.

E' quanto chiede la Cia di Pistoia tramite il proprio presidente Sandro Orlandini: "Il prelievo selettivo non funziona ancora come dovrebbe e ci sono delle rigidità da parte di Ispra. In particolare sulle limitazioni orarie della caccia di selezione, che impediscono di intervenire di notte".

E su questi e altri aspetti Cia è pronta a confrontarsi, come ha scritto anche il presidente regionale Brunelli, con tutte le parti interessate. 

"Ma fra le rigidità - aggiunge Orlandini sulla scia del livello regionale – Vanno ricordate anche quelle riguardanti la possibilità di ricorrere ai cosiddetti chiusini e altri sistemi di trappolaggio, senza sparare. E non vanno sottaciute le responsabilità di alcuni cacciatori che, quando cacciano nelle aree non vocate (alla presenza di ungulati, ndr), tendono a sparare soprattutto agli ambiti maschi, magari nel caso dei cervidi per i bei palchi, lasciando andare le femmine e quindi non affrontando alla radice il problema della sovrappopolazione".

Orlandini coglie l’occasione di questa controversia per segnalare un caso emblematico dell’emergenza ungulati in agricoltura a Pistoia e anche di alcune inefficienze e ritardi nell’applicazione delle leggi venatorie regionali. 

L’azienda vivaistica Magni Piante, che da anni vede le sue piante ornamentali della porzione situata nei pressi del casello autostradale danneggiate da caprioli, per un danno totale intorno ai 10 mila euro, ha chiesto lo scorso Giugno, tramite gli uffici di Cia Pistoia, un intervento di contenimento degli ungulati a tutela delle colture ai sensi dell’art. 37 sul controllo selettivo della fauna selvatica con metodi ecologici previsto dalla legge regionale 3/94. 

Tuttavia, ad oggi, non è stato ancora fatto nessun intervento di contenimento degli ungulati e l’azienda registra il costante aumento dei danni e del numero dei caprioli.  Questo nonostante le sollecitazioni di Cia Pistoia di effettuare l'intervento richiesto.


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