SAN DIEGO (CALIFORNIA, USA) — Là dove il sistema immunitario umano finora è rimasto sconfitto contro l'Hiv, quello delle mucche potrebbe invece averla vinta. Lo hanno scoperto i ricercatori dello Scripps Research Institute di San Diego, in Florida, con uno studio pubblicato dalla rivista Nature da cui emerge che le mucche sono in grado di produrre dei super anticorpi contro il virus.

I bovini potrebbero dunque rivelarsi un alleato prezioso nella ricerca di un vaccino contro il virus Hiv. Lo studio è partito dall'osservazione che il 10-20 per cento dei pazienti sieropositivi dopo diversi anni sviluppa spontaneamente degli anticorpi in grado di bloccare la maggior parte dei ceppi virali. Tuttavia, ogni tentativo di stimolare la produzione artificiale di questi anticorpi è andato fallito.

Le mucche, però, possono contare su un sistema immunitario particolarmente reattivo e brillate, perché ha da far fronte alla quantità enorme di batteri potenzialmente patogeni presenti nell'intestino. Ecco dunque l'idea di tentare con l'Hiv. 

A quattro esemplari sono state quindi le parti del virus che stimolano la risposta immunitaria. Il risultato, spiegano gli autori della ricerca, è stato superiore alle aspettative, e già dopo 42 giorni erano presenti i primi 'super anticorpi' nel sangue degli animali, attivi contro il 20 per cento dei ceppi, mentre dopo circa un anno la protezione era del 96 per cento, con molecole - assicura Dennis Burton che è uno degli scienziati - anche più potenti di quelle umane. 

Se gli anticorpi delle mucche si riveleranno sicuri ed efficaci anche per l'uomo, sottolinea lo studio, gli animali potrebbero essere direttamente usati per la produzione, anche se il vero obiettivo rimane capire come stimolare il sistema immunitario umano a produrre gli stessi anticorpi.

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