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Attualità martedì 04 luglio 2017 ore 18:01

Il coccodrillo di Jurassik Park sorride da T-Rex

Da sinistra Dal Sasso e Maganuco con il muso di Razana. Foto: Giovanni Bindellini

Porta la firma italiana e francese lo studio appena pubblicato da PeerJ su fossili scoperti in Madagascar di un esemplare di Razana



MILANO — Si chiamerebbe Razanandrongobe sakalavae, ma Razana va benone: è il coccodrillo giurassico con denti da T-Rex vissuto in Madagascar che rappresenta il più grande e più antico 'notosuco'. Anticipa di ben 42 milioni di anni la comparsa di un gruppo di coccodrilli terrestri che erano in grado di surclassare anche i dinosauri. Delle origini e dell’evoluzione iniziale dei Notosuchia, che finora erano sconosciuti nel Giurassico, si sa ben poco. 

Finora. Infatti nuovi fossili scoperti in Madagascar, con un rinvenimento pubblicato sulla rivista scientifica PeerJ da paleontologi italiani e francesi, iniziano a colmare un lungo vuoto, in una linea evolutiva che si perde nella notte dei tempi. Robuste mascelle armate di enormi denti seghettati, che per forma e dimensioni si avvicinano a quelli di un T-Rex, fanno pensare che Razanandrongobe sakalavae (che significa, spiega la nota diffusa da PeerJ, “lucertola antenata gigante della regione Sakalava”) si nutrisse anche di tendini e ossa. 

Una combinazione di caratteri anatomici particolari identifica questo animale come un notosuco giurassico, affine ai baurusuchi del Sud America, che erano coccodrilli predatori altamente specializzati e adattati agli habitat di terraferma, diversi dai coccodrilli odierni: possedevano un cranio alto e massiccio, non appiattito, e camminavano eretti sulle quattro zampe, ben sollevati da terra.

Come questi e altri coccodrilli giganti del Cretaceo, "Razana poteva competere anche coi dinosauri teropodi, raggiungendo in Madagascar l’apice della catena alimentare, senza temere rivali", afferma Cristiano Dal Sasso, primo autore dello studio e paleontologo del Museo di Storia Naturale di Milano. 

Razana è certamente il più antico e probabilmente il più grande rappresentante dei 'notosuchi', e documenta un improvviso aumento delle dimensioni corporee nella storia evolutiva di questi animali. "La sua posizione geografica, in un periodo geologico in cui il Madagascar si stava separando dalle altre terre emerse (Giurassico medio, 170 milioni di anni fa), fa pensare che Razana fosse una specie endemica. Al tempo stesso, è un indizio che rafforza l’idea che i Notosuchia si siano originati nella parte meridionale del supercontinente Gondwana", precisa Simone Maganuco, coautore della ricerca.


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