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Altri martedì 29 luglio 2014 ore 09:40

Lupo ucciso, Lav: "5mila euro a chi dà informazioni"

A Semproniano è stato trovato l’ennesimo lupo ucciso. L'undicesimo trovato morto a partire dal marzo del 2013



GROSSETO — A Semproniano in provincia di Grosseto, è stato trovato l’ennesimo lupo morto. Trattandosi dell’undicesimo dal marzo del 2013, la Lega Anti Vivisezione ha messo a disposizione una ricompensa da 5mila euro per chi fornirà informazioni utili ad identificare i responsabili della morte e di “qualunque degli altri lupi e canidi uccisi con lacci, fucilate e bastonate da marzo 2013 ad oggi in provincia di Grosseto”, si legge in una nota. 

“Undici gli animali uccisi finora: un triste record di livello nazionale. Uccisioni punibili in base all’articolo 544-bis del Codice penale con la reclusione fino a due anni, e che possono anche configurare il reato di furto venatorio”, prosegue la Lav.

Secondo l’Associazione, “la gravissima situazione che si sta verificando in Maremma, con una simile scia di crimini seriali nei confronti degli animali, non ha finora portato, purtroppo, a nessuna imputazione. Né si è a conoscenza dello sviluppo delle indagini in merito”. Per questo la Lav scriverà al Procuratore Capo della Repubblica di Grosseto, sollecitando un’azione investigativa che permetta di mettere fine a una strage che si sta portando avanti con modalità da crimine organizzato da parte di ignoti”.

“E’ difficile credere che nessuno sul territorio abbia elementi che possano aiutare a individuare i colpevoli in una scia di sangue così lunga, che prosegue da oltre un anno – dichiara Massimo Vitturi, responsabile nazionale Lav, settore Caccia e Fauna Selvatica – Il lupo lasciato cadavere a Semproniano è l’ennesima vittima che non può restare impunita, né possono restarlo le vittime precedenti”. “Siamo convinti che una forma di omertà copra i responsabili di queste orribili azioni, che per la maggior parte sono concentrate in pochi comuni – aggiunge Giacomo Bottinelli, responsabile Lav Grosseto – ed è proprio questo muro che dobbiamo abbattere, anche per ripristinare un’immagine civile della Maremma”.

“Quest’ultimo caso arriva peraltro proprio nel pieno della stagione turistica, amplificando le ripercussioni negative per la zona. – prosegue Bottinelli – In regione la Lav fa parte del Tavolo tecnico per la prevenzione alle predazioni, ed ha presentato alcuni giorni fa un pacchetto di proposte per la riduzione del randagismo canino, ma evidentemente gli sforzi comuni per raggiungere obiettivi concreti – e il recente stanziamento di ben quattro milioni di euro da parte della regione – non possono che essere danneggiati da questi atti violenti e criminali, dai quali tutta la Maremma civile deve prendere le distanze e contribuire a far punire esecutori e mandanti”.


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