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Altri giovedì 15 dicembre 2016 ore 11:42

Tre incidenti al mese causati dagli ungulati

Dopo la tragedia sfiorata in A11, quando un branco di cinghiali ha invaso l'autostrada provocando incidenti, Coldiretti chiede un tavolo di confonto



LUCCA — Ogni anno aumentano il 20 per cento gli incidenti causati dagli ungulati. Ma non sempre, purtroppo, automobilisti e motociclisti che hanno incontrato sulla loro strada un cinghiale ne sono usciti vivi. I cinghiali sono diventati sempre di più un pericolo pubblico tanto che per due lucchesi su tre sono percepiti come una minaccia. 

Dopo la tragedia sfiorata sull’A11 e solo tanta paura per sei automobilisti “travolti” da un branco di cinghiali, ora Coldiretti pretende un tavolo con Prefettura di Lucca, Regione Toscana ed Ambito Territoriale di Caccia per rimettere al centro della discussione l’emergenza ungulati. 

Colidiretti da anni sta portando avanti una battaglia contro il proliferare degli ungulati, non solo cinghiali, caprioli, daini e storni, che distruggono i raccolti e mettono a rischio la biodiversità dei boschi, torna nuovamente a sottolineare l’importanza di accelerare sul fronte dei prelevamenti ancora “insufficienti", come ha spiegato Maurizio Fantini, Direttore Coldiretti Lucca: "Nonostante l’applicazione di una legge regionale che presenta purtroppo diverse lacune. I cinghiali sono cresciuti in modo esponenziale tanto da rappresentare un elemento di pericolo anche per i cittadini e non solo per gli agricoltori che da anni stanno pagando il prezzo più alto. Chiediamo all’Ambito Territoriale di Caccia e ai rappresentanti dell’ufficio territoriale della Regione Toscana un ulteriore sforzo per migliorare il piano di prelevamenti. Ora serve un tavolo di confronto”.

Anche se i dati relativi agli abbattimenti dei cinghiali, realizzati con la caccia di selezione ed in attuazione dell’articolo 37 della legge regionale 12 gennaio 1994, parlano di oltre 10.000 capi abbattuti in Regione Toscana a metà ottobre, questi ungulati nelle nostre campagne continuano a spadroneggiare. Stime prudenziali parlano ormai di oltre 230 mila cinghiali, 200 mila caprioli, 12 mila daini, 4 mila cervi, 3 mila mufloni. 


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