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Attualità lunedì 03 febbraio 2020 ore 16:31

Dipendenti in ufficio con l'amico a quattro zampe

Si tratta di un progetto sperimentale pet friendly della durata di un anno che è stato esteso a tutti i dipendenti del Municipio chiantigiano



GREVE IN CHIANTI — Greve in Chianti ha aperto le porte dei propri uffici ai dipendenti che vorranno tenere il proprio cane durante l’orario di lavoro. La giunta comunale, guidata dal sindaco Paolo Sottani, ha approvato il provvedimento con l’obiettivo di favorire il miglioramento del benessere organizzativo dell’ente e ad aumentare la produttività.

Il sindaco Sottani ha spiegato “Le ricerche condotte in ambito scientifico evidenziano dati positivi nell’atteggiamento professionale del dipendente che può avvalersi dell’opportunità di lavorare con il proprio cane, dalla quale, secondo gli studiosi, deriverebbe uno stato di benessere dal punto di vista psicologico e sociale. Rispondendo ad una specifica richiesta del nostro personale che poneva l’esigenza di avvicinarsi all’abitazione di residenza per ragioni logistiche e legate all’animale d’affezione, abbiamo deciso di estendere la sperimentazione a tutti i dipendenti, compatibilmente con il complesso di regole che abbiamo stabilito e di cui occorre tener conto in maniera puntuale”. 

Perché la presenza del cane contribuisca a generare un clima positivo anche nel rapporto tra i colleghi il Comune ha posto condizioni precise "Il dipendente dovrà possedere il documento veterinario che attesti le vaccinazioni e i trattamenti antiparassitari idonei alla permanenza in ambienti pubblici, dovrà essere inoltre pulito e spazzolato. Il dipendente dovrà utilizzare un guinzaglio di una misura non superiore a mt 1,50 e portare con sé una museruola da applicare al cane in caso di rischio per l’incolumità di persone, animali o su richiesta dei colleghi.

“L’obiettivo del nostro progetto è quello di accogliere le persone che non possono lasciare soli i propri cani - ha aggiunto l’assessore all’Ambiente Simona Forzoni - consentiamo al dipendente di utilizzare eventualmente la pausa caffè per fare una passeggiata col cane, purché abbia gli strumenti idonei alla raccolta delle feci e alla pulizia. Naturalmente il tempo dedicato al cane per qualunque altra necessità di accudimento, ordinaria e straordinaria, non è tempo di lavoro e dovrà essere recuperato”.


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