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Altri lunedì 18 gennaio 2016 ore 14:29

Gli alfieri della cucina elbana in tour a Firenze

Presentato il gemellaggio enogastronomico fra l'Elba e Firenze, il tour dei cuochi elbani nei ristoranti della capitale durerà fino al 17 marzo



FIRENZE — Un gemellaggio enogastronomico tra Firenze e l'Isola d'Elba. Per circa due mesi, dal 20 gennaio al 17 marzo, 8 ristoranti fiorentini ospiteranno chef elbani che proporranno ricette, prodotti e vini elbani con l'obiettivo di spingere i più curiosi ad un'esperienza diretta sull'isola. 

Questo l'obiettivo di "Tra terra e mare: l'Elba in Vetrina", l'iniziativa promossa da Vetrina Toscana, il progetto di Regione e Unioncamere Toscana che promuove ristoranti e botteghe che valorizzano i prodotti del territorio, presentata oggi al ristorante Le Giubbe Rosse a Firenze.

Per 2 mesi il capoluogo toscano ospiterà delle cene con ricette, prodotti e vini elbani in cui lo chef dell’isola sarà protagonista nella cucina del collega fiorentino, con spazi per “interpretazioni” a quattro mani. Ogni cena sarà incentrata su un prodotto locale e su un vino del territorio selezionati da ElbaTaste, il consorzio d’imprese che si occupa di promozione dell’enogastronomia dell’Isola d’Elba e delle Isole dell’Arcipelago Toscano. 

Tra i piatti protagonisti non potranno mancare alcuni grandi classici del repertorio della cucina elbana come la palamita sott’olio o in umido, il polpo all’elbana, la zuppa di granchi, lo stoccafisso alla riese, la sburrita di baccalà, la polenta con gli zeri, le penne in barca, il cinghiale alla bracconiera, oltre alle tante preparazioni a base di erbe spontanee. 

Ad accompagnarli gli emergenti vini elbani quali l’Ansonica, il Vermentino, l’Elba bianco, il Sangioveto e l’Elba rosso per finire con i passiti: il Moscato e il famoso Aleatico dell’Elba, il vino preferito da Napoleone. Alcune pietanze a base di pesce saranno innaffiate da un nuovo prodotto: la Birra dell’Elba

Per finire in bellezza un vasto assortimento di dolci della tradizione tornati in auge di recente grazie a un lavoro di ricerca basato su appunti e ricette storiche come la Schiaccia briaca, il Panficato, l’Imbollita di fichi, la Schiacciunta. L’obiettivo è quello di valorizzare la cucina e i prodotti dell’enogastronomia elbana poco conosciuti al di fuori dell’isola.

"Un'occasione importante – ha spiegato l'assessore al turismo Stefano Ciuoffo – per approfondire la conoscenza dell'Elba ma anche un passo successivo al convegno che abbiamo organizzato sull'isola lo scorso dicembre durante il quale ci siamo confrontati sulle grandi opportunità che l'Elba è in grado di offrire al mondo del turismo e dell'enogastronomia. In un periodo in cui la stagione balneare è ferma cerchiamo di mantenere viva l'immagine e la piacevolezza che quest'isola evoca, ospitando a Firenze la sua tradizione culinaria".

Ogni cena sarà incentrata su un prodotto locale e su un vino del territorio selezionati da ElbaTaste, il consorzio d'imprese che si occupa di promozione dell'enogastronomia dell'Isola d'Elba e delle Isole dell'Arcipelago Toscano.

Ecco il calendario. 

Il 20 gennaio Paolo Gori di "Burde" ospita Massimo Poli de "La Taverna dei Poeti", il 27 gennaio Claudio Vicenzo de "La Limonaia di Villa Rospigliosi" ospita Umberto Giacomelli de "Il Gallo Nero", il 3 febbraio Filippo Saporito de "La leggenda dei Frati" ospita Marco Olmetti di "Pepenero", l' 11 febbraio Claudio Bianchi de "I Ghibellini" ospita Giuseppe Sisillo de "L'Amandolo", il 17 febbraio Barbara Guarnieri di "Gustavino" ospita Luigi Muti di "Vento in Poppa", il 25 febbraio Claudio Catalani de il "Pesce Rosso" ospita Mirko Lanari del "Belmare", il 3 marzo Luca Cai de "Il magazzino" ospita Amos Rota di "Emanuel", il 9 marzo Silvia Miniera della "Sosta del Rossellino" ospita Danilo Ferrara di "Capo Nord". 

Il ciclo di serate dedicate all'Elba si chiuderà il 17 marzo alle ore 15,30 all'Accademia dei Georgofili con il convegno: "Vino in anfora fra ricerca archeologica e produzione". Fin dall’antichità, infatti, il vino è stato un elemento molto importate per lo sviluppo dell’Isola. Tra i relatori ci sarà Franco Cambi, professore di Metodologia della ricerca archeologica dell’Università di Siena che ha condotto, in collaborazione con l’Associazione “Aithale - Terra mare e uomini dell’Arcipelago Toscano”, gli scavi nella zona del Parco Archeologico della Villa Romana delle Grotte dove sono state ritrovate antiche anfore vinarie dell’epoca romana.

Un viaggio enogastronomico non di sola andata, il ritorno è previsto per il periodo che va da aprile ad ottobre quando i cuochi fiorentini saranno invitati a ricambiare la visita.


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