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Attualità sabato 07 luglio 2018 ore 14:10

All'Elba nessuno si interessa degli animali

La denuncia di Animal Project: "Le istituzioni non rispondono, la Polizia Municipale dice che è impegnata, il canile comprensoriale non si farà mai"



PORTOFERRAIO — "Praticamente ogni giorno  - ci scrive l'associazione Animal Project Onlus -  riceviamo segnalazioni di cucciolate di gatti sparse su tutto il territorio elbano, nonché continue richieste di aiuto per soccorso alla fauna selvatica: rapaci, nidiacei, gabbiani, martedì scorso addirittura un capretto ferito sulla cima del Monserrato. In quest’ultimo caso, la risposta della Polizia Municipale di Portoferraio è stata qualcosa del tipo “ci dobbiamo occupare anche di capretti ora?”. Ebbene sì carissimi, vi diamo una notizia, anche un capretto, se non risulta di alcuno, deve essere tutelato dal Comune al pari dei cani vaganti e dei gatti randagi, come coerentemente affermato anche dal Regolamento sui diritti degli animali approvato dal Comune di Portoferraio.

L’altro ieri ci hanno segnalato la presenza di due mamme gatte con rispettive cucciolate per un totale di 11 gatti in prossimità del supermercato Coop di Portoferraio. Si tratta di una zona altamente trafficata e quindi i cuccioli sono esposti al rischio di morire investiti da qualche auto. Meglio così no? In fondo non li possiamo mica salvare e curare tutti? Non ci sono le risorse economiche, come ci ha recentemente fatto presente la Polizia Municipale di un altro comune elbano.

Ieri, invece abbiamo 10 gattini scaricati nella sede delle ex scuole a Sant’Ilario, ovviamente con la pretesa di un intervento immediato da parte nostra, dettata dalla totale ignoranza delle reali competenze al riguardo.

Da anni chiediamo ai Comuni che ci mettano a disposizione un ambiente idoneo per poter tenere animali in stallo per il tempo necessario alle cure o allo svezzamento dei cuccioli, ma non riceviamo alcuna risposta. Il comune di Portoferraio, dopo le iniziali assicurazioni del Sindaco, non ha più dato alcun seguito alle nostre richieste.

Stiamo raccogliendo i frutti della totale assenza di un servizio pubblico per la sterilizzazione delle colonie feline. Ogni richiesta ai responsabili dell'ASL Nord Ovest è stata vana e ci troviamo da soli a fronteggiare l'ennesima carenza delle istituzioni. Le uniche sterilizzazioni effettuate sono pagate grazie a donazioni di natura privata. Il tanto auspicato canile comprensoriale che dovrebbe ospitare anche un gattile e garantire il pronto soccorso veterinario, molto probabilmente non vedrà mai la luce; vien da chiedersi, infatti, se mentre le amministrazioni comunali approvano la bozza di convenzione per la gestione associata, qualcuno si è preso la briga di interpellare la Fondazione tedesca per verificare la disponibilità a concedere a tutt’oggi il finanziamento per la realizzazione del canile, che viene data per scontata.

Il dato di fatto è che al momento nessuna struttura degna di questo nome esiste per dare ospitalità agli animali bisognosi e, come al solito, siamo soli ad affrontare questa situazione emergenziale.

Nessuno degli organi competenti, Comuni in primis, che sia in grado di fornire indicazioni al turista o risposte adeguate alle nostre segnalazioni e richieste. Siamo arrivati al paradosso che la Polizia Municipale rifiuta di intervenire con la scusa di essere impegnata in altro servizio e gentilmente comunica il cellulare personale di noi volontari che alle 21:30 veniamo contattati dai Carabinieri per dare il nostro supporto per un cane in una situazione di emergenza sanitaria occorsa al suo proprietario, poi fortunatamente risolta diversamente.

A febbraio abbiamo chiesto a Regione, Comuni, Parco e ASL che fornissero indicazioni precise sui soggetti da interpellare per il soccorso alla fauna selvatica all’Isola d’Elba, con l’indicazione dei relativi recapiti e reperibilità, suggerendo anche di stabilire un protocollo operativo per garantire un intervento efficace, ma nessuno si è degnato di dare un riscontro.

Che dire? Buone vacanze a tutti. Noi - conclude la nota di Animal Project Onlus - mentre i nostri amministratori continuano ad ignorare le norme statali e regionali e le deliberazioni della Regione Toscana, cerchiamo di far fronte alle emergenze con i nostri pochi mezzi e volontari, sempre in ansia ogni volta che squilla il telefono".


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