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Uccelli martedì 10 ottobre 2017 ore 11:56

L'aquilotto Bart intrappolato nella cisterna

L'aquila di Bonelli di nome Bart. Foto: Giovanni Spinella (Wwf)

Prima un gran svolazzìo segnalato dal gps. Poi, improvvisamente, più nulla. Cos'era capitato all'aquila di Bonelli? E subito sono scattate le ricerche



CATANIA — Prima un gran svolazzìo, segnalato dal gps. Poi, improvvisamente, più nulla. Cos'era capitato all'aquila di Bonelli Bart, fratello di Lisa, uno dei nove esemplari nati la scorsa primavera nel Catanese? Era giallo. Ma subito si sono attivati i soccorsi. Individuata grazie al trasmettitore di cui Bart e i suoi fratelli sono stati dotati grazie al progetto Life Con.Ra.Si (Conservazione dei Rapaci in Sicilia) l'area dove l'aquilotto risultava immobile, subito sono scattate le ricerche.

"Una squadra del Life, composta da Stefania Merlino e Salvo Manfrè - racconta il Wwf in una nota - è partita alla ricerca dell’aquila, immaginando l’animale in un qualche tipo di difficoltà e sperando di ritrovarlo in vita: un atto di bracconaggio, come già avvenuto per altre aquile, non era da escludere". 

La squadra di soccorso, arrivata sul posto, dopo aver setacciato l’area intorno al punto da cui risultava provenire il segnale gps, si è trova davanti a una profonda cisterna di cemento armato vuota: Bart era lì, fermo sul fondo dove era finito dopo un tentativo, per altro riuscito, di predare un piccione. Stava bene, la merenda se l'era ormai assicurata, solo che per via degli spuntoni di ferro di cui sono fitte le pareti verticali della cisterna, per lui non era più possibile uscire. 

Andavano eliminati, perché la 'luce' della struttura così era troppo piccola. Detto fatto: "Con una fune con un nodo a cappio - racconta ancora il Wwf - gli operatori hanno cominciato a ‘incappiare’ alcuni spuntoni piegandoli verso l’alto. Terminato questo lavoro i tecnici hanno quindi realizzato una sorta di sacco di pezza, legandolo a una corda che lentamente hanno calato nella struttura nell’intento di provocare l’aquila affinché istintivamente l’afferrasse con gli artigli". A quel punto l'avrebbero tirata in fretta su, così da farla volare fuori.

Ma Bart ci ha pensato da sé. Percepito che ormai la via di fuga era aperta ha raccolto le forze, è balzato fuori dal pozzo e via, ha ripreso l'aria libero.


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