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Altri venerdì 13 gennaio 2017 ore 17:34

Coltiva il tuo orto in piazza

Un progetto approvato dalla giunta e un investimento da settantamila euro. Prende vita il primo orto sociale urbano del Chianti



BARBERINO VAL D'ELSA — Investimento da 70mila euro

Coltiva il tuo orto nella piazza rurale di Barberino

Pronto il progetto che porterà al primo orto urbano del Chianti dove coltivare e socializzare

Chi semina raccoglie. E chi raccoglie pensa green, si confronta, mangia sano. Un grande orto ‘operaio’, sospeso tra tradizione e contemporaneità, che intreccia generazioni e fonde passioni e idee. Un ritorno alle origini che sensibilizza i giovani ad un’idea di territorio più sostenibile e permette agli adulti e agli anziani di coltivare l’attenzione alla qualità del cibo, di muoversi all’aria aperta e socializzare nella piazza rurale di Barberino Val d’Elsa. Gli obiettivi e le linee guida del primo orto urbano del Chianti prendono vita nel progetto definitivo approvato dalla giunta Trentanovi. Un investimento complessivo pari a 70mila euro in gran parte sostenuto dal Comune che ha fatto richiesta alla Regione Toscana per ottenere un cofinanziamento e realizzare l’intervento in un’area di 500 metri quadri in prossimità della pineta del capoluogo. Condivisione di appezzamenti di proprietà comunale e modelli di aggregazione familiare sono alcuni dei temi che ispirano il progetto finalizzato alla valorizzazione e alla rivitalizzazione di uno spazio dove già sono presenti un fontanello pubblico, un’ampia pineta e un parcheggio.

Dieci potranno essere gli ortisti ai quali il Comune affiderà la gestione dei terreni, di dimensioni pari a 50 metri quadri l’uno, in un’ampia area comune per coltivare e produrre ortaggi, frutta e alimenti per scopi di carattere privato. “L’intenzione - spiega il vicesindaco Giannino Pastori - è quella di arricchire Barberino di nuove opportunità attrezzando e qualificando l’area individuata con la creazione di funzioni e servizi specifici. L’orto urbano, come fonte di risorse alimentari e occasione di sviluppo sociale e aggregativo, è un modello regionale in cui crediamo molto tanto da attrezzarlo con gli strumenti della tecnologia digitale, sarà infatti un’area dotata di wi-fi, e sarà affiancata da un’area per lo sgambamento dei cani in modo da offrire ai cittadini la possibilità di utilizzare lo spazio su più fronti”.

Nato nell’800 in Germania con i primi “Kleingarten”, riservati ai bambini, poi approdato in Francia attraverso i “Jardin Ovrieurs”, nati dall’attività di Jules Lemire, l’orto urbano è un fenomeno sempre più diffuso nella penisola e nelle aree di campagna. “Il nostro è un territorio a vocazione agricola - aggiunge il sindaco Giacomo Trentanovi - e per questo particolarmente adatto alla creazione e allo sviluppo di orti urbani. Averne uno nel nostro territorio, seguendo la linea del Presidente Rossi che ne ha fatto un punto qualificante del suo mandato, vuol dire produrre vantaggi di diverso genere come incentivare la cultura del vivere in campagna attraverso l’adozione di comportamenti virtuosi. Azioni che spaziano dalla cura e dal rispetto per l’ambiente al consumo consapevole, alla riduzione degli sprechi alimentari, all’ottimizzazione delle risorse e alla gestione oculata dei costi e del budget familiare”. 


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